Con questo tema si è svolto, martedì 7 settembre 2021, un interessante incontro culturale sezionale, nella splendida cornice panoramica della Baita CAI Erice. Hanno partecipato oltre ai soci anche qualificati ospiti relatori e istituzioni, tra cui il sindaco di Erice Daniela Toscano e gli assessori Gianni Mauro e Rossella Cosentino.
Il presidente Vincenzo Fazio ha ringraziato i soci per la fiducia e il sostegno alle attività e moderato gli interventi di saluto di Dario Brioschi, capo area del CAI – Club Alpino Italiano centrale (settore patrimonio e rifugi) in temporanea vacanza in #Sicilia, che si è congratulato per la splendida iniziativa culturale, per le buone prassi e per le importanti attività sviluppate dalla Sezione di Erice, che ha raggiunto 180 soci. Un saluto è stato portato anche dal vicesindaco Gianni Mauro e dal vicepresidente del gruppo Corsi di formazione dell’ OTTO escursionismo Sicilia Natale Trekking Giamboi, che si è impegnato a collaborare con la Sezione di Erice per qualificare e titolare i soci. Ospite della baita anche Emilio Garbellini un socio del Cai Uget Torino (la cui sezione conta oltre 2.000 soci) che ha intrapreso la prima tappa del Sentiero Italia CAI programmando di attraversare in solitaria tutta la #Sicilia. La serata è proseguita con la suggestiva visione ed il commento in diretta del regista Fabrizio Antonioli del famoso docufilm “Sutt’u picu ru suli”, promosso dalla cineteca del CAI e premiato al Trento Film Festival della montagna.
La pellicola girata in 4K promuove con immagini molto suggestive e spettacolari la passione e la storia dell’ #Alpinismo in Sicilia. Fabrizio Antonioli che è anche direttore della Scuola Alpinismo “Costantino Bonomo” di Palermo e ricercatore dell ENEA – Agenzia nazionale sui mutamenti climatici, ha anche commentato il recente Report pubblicato ad agosto dalla IPCC (https://tecnologia.libero.it/cosa-dice-ultimo-rapporto…) facendo il focus sul grave rischio che corre la #SiciliaOccidentale sul fenomeno mutamenti climatici e conseguente innalzamento del livello del mare, che prevede gia nei prossimi 20/30 anni l’ intera sommersione dell’ “isola lunga” della Riserva naturale Isole dello Stagnone di Marsala e l’erosione marina della fascia costiera adiacente all’ Aeroporto di Trapani-Birgi. Un allarme lanciato dai ricercatori a cui bisogna contrapporre per tempo politiche concrete per la gestione del #waterfront costiero da programmare subito, al fine di arginare i gravi danni procurati dall’ incombente innalzamento dei mari e delle temperature.
L’evento è stato svolto all’esterno della baita CAI, nel rigoroso rispetto delle normative Anticovid 19 vigenti.
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