di Giusy Barbera
Avreste mai immaginato che due ingredienti indispensabili per fare un ottimo dolce si potessero trovare ciaspolando? Beh, 29 escursionisti del CAI di Erice e Agro Ericino hanno camminato sul manto nevoso delle Madonie, soffice come farina e candido come lo zucchero a velo, provando sensazioni davvero uniche.
A Portella Colla, il 29 Gennaio si sono uniti 10 soci del Cai di Caccamo; dopo il briefing con temperature sotto lo zero e raffiche di vento gelido, i nostri escursionisti hanno calzato le ciaspole (alcuni per la prima volta) e sono stati guidati verso Piano Cervi, divertendosi a lasciare le proprie impronte.
Dall’alto, attraverso una sella, puntiamo verso la faggeta innevata che avrebbe attutito un po’ le gelide sferzate.
Affondando le ciaspole sulla neve soffice, raggiungiamo la valle della Giumenta con il suo rifugio ammantato e ci concediamo una breve sosta, giusto il tempo di consumare, infreddoliti, la colazione a sacco.
Non poteva mancare la foto di rito goliardica con la bandiera sotto il maestoso cedro e via a riprendere il cammino.
Il serpentone colorato sopperiva alla mancanza della luce del sole, regalando tinte forti.
Il vento e il freddo non ci hanno mai abbandonato, mettendo sempre a dura prova il gruppo per tutti i 7 km.
Le previsioni meteo lasciavano ben sperare per l’indomani: ci aspettava un’escursione assolata ma più lunga e con dislivelli maggiori!
Il 30 mattina, liberate le strutture ospitanti a Petralia Soprana e Sottana, gli escursionisti del CAI di Erice si sono ritrovati al parcheggio inizio sentiero “Battaglietta” con un ritardo di un’ora rispetto all’indicazione programmata, per le difficoltà inerenti la viabilità su strada ghiacciata e la numerosa presenza di avventori non attrezzati. Il sole, però, ha rallegrato gli animi e ha consentito ad alcuni di noi di ingannare l’attesa con divertenti coreografie!
Finalmente siamo tutti pronti, sotto un cielo azzurro. Il gruppo, dopo le raccomandazioni di rito delle guide, imbocca il vecchio sentiero n°1, innevato. La cordata colorata si snoda in leggera salita lungo la dolina, il Vallone Zottafonda, dove riposa il famoso “inghiottitoio”, ricoperto da una coltre di neve intonsa.
Giunti al bivio, valichiamo la selletta e ci immergiamo nello splendido paesaggio invernale assolato , nelle alte Madonie, per nulla inferiore a quello delle Dolomiti: restiamo incantati e ci sentiamo piccolini di fronte a tanta immensità ovattata.
Regna il silenzio e il nostro incedere viene scandito dal respiro. Le impronte delle ciaspole si uniscono a quelle dei daini formando un gioco di incastri delicatamente deliziosi; la neve brilla sotto i raggi del sole e alla fine della dolina la pista comincia a salire su Pizzo Principessa.
Ultimi passi per giungere soddisfatti a quota 1880 mt. nell’omonimo pianoro dove si trovano le “Neviere” sotto gli occhi vigili di sua maestà l’Etna.
Stanchi ma felici ci lasciamo immortalare per un’altra foto di gruppo e, ridiscesi a Vallone Zottafonda, ci vediamo già seduti per la deliziosa pausa pranzo: pic nic perfetto!
Ripercorrendo il sentiero a ritroso, godiamo di rinnovata energia, con la consapevolezza di aver vissuto uno splendido weekend impegnativo, denso di forti emozioni.
Alla prossima!
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