Nella stagione calda un acqua-trekking ci sta.
Domenica 5 giugno 2022, il CAI Erice ha seguito le fresche acque del Fiume Sosio. Così si chiama il tratto iniziale del fiume che a valle, unendosi con il torrente Lisandro, prende il nome di Verdura, attraversa la valle omonima, le distese di salici, oleandri e lecci, ma anche i piccoli paesi di Burgio, Chiusa Sclafani, Ribera, Bisacquino e Giuliana per poi liberarsi nel Mar Mediterraneo.
L’inizio dell’escursione coincide con la sede della centrale idroelettrica di San Carlo, ben nota per professione al nostro Rocco, il quale ce ne ha illustrato il funzionamento. La zona infatti è ricca di acqua utilizzata, oltre che in agricoltura, anche per la produzione di energia elettrica.
Il nostro percorso ha interessato la Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio istituita per preservare sia la flora e la fauna, ma anche le emergenze geologiche. Infatti proprio in questa zona ci sono le rocce più antiche della Sicilia risalenti al Triassico superiore e al Permiano.
Le praterie, insieme ai torrenti, alle vallate e alle grandi gole che si sono formate in alcuni punti della riserva hanno reso il percorso estremamente eterogeneo, tanto da offrire un panorama di rara bellezza, che difficilmente si trova in altre zone d’Italia.
Il gruppo, camminando nelle acque fresche e limpide del fiume, ha avuto modo di osservare gli strati di roccia calcarea, i canyon scavati dallo scorrere del Sosio, oleandri fioriti, cespugli di mirto, pesci, granchi, gamberetti di fiume e, nel cielo, eleganti rapaci che nidificano tra le pareti scoscese della valle.
Abbiamo vissuto un’esperienza inconsueta: quella di camminare, nonostante la giornata torrida, e godere del refrigerio dato dallo stare coi piedi sempre in acqua, fare il bagno nelle numerose pozze che si formano lungo le sponde del fiume e lasciarci massaggiare il corpo dalle cascatelle che la corrente crea passando tra le rocce.
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