di Mario Torrente
Nella suggestiva e antica Palestra immersa nel verde del campo sportivo San Nicola, ai piedi dell’ antico borgo ericino, si è svolta la prima fase dell’evento CAI /Scuole “Il futuro di Erice in un seme di Quercia”. L’ incontro culturale a tema ambientale, svoltosi il 3 febbraio 2023, promosso dalla ns. Sezione, ha avuto come protagonisti circa 100 giovani studenti, che hanno partecipato con grande entusiasmo, provenienti dagli Istituti superiori “I. e V. Florio”, “Sciascia Bufalino” di Erice e dall’Istituto “Rosina Salvo e Liceo Artistico” di Trapani.
L’ incontro a scopo ambientale-didattico-educativo, promosso col patrocinio del Comune, delle Scuole, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, di Italia Nostra e del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, ha costituito l’occasione per il CAI Erice anche per invitare deputati regionali, enti ed istituzioni per tornare a chiedere per tempo interventi mirati alla salvaguardia ambientale, alla prevenzione degli incendi e per avviare studi e progetti per la riforestazione del monte Erice, coinvolgendo al contempo direttamente ed operativamente i giovani studenti in una attività forestale sperimentale concreta, che ha trasmesso ai politici presenti e agli enti preposti, stimoli di responsabilità per il loro ruolo sociale, ed anche il buon esempio manuale (di sbracciarsi senza criticare) come nuovo modello di protesta costruttiva e collaborativa voluta e coordinata dal CAI. Lo scopo dell’incontro formativo ambientale è stato infatti quello di trasferire consapevolezza sociale del bisogno assoluto ed urgente di riformare e potenziare i dipartimenti regionali del Demanio Forestale e del Corpo Forestale, rimarcando che da oltre 15 anni in particolare ad Erice, si susseguono incendi devastanti e nonostante i vincoli scaduti non è stata progettata alcuna attività di riforestazione. E’ stato cosi evidenziato dal presidente del CAI Erice Vincenzo Fazio che nel Trapanese l’elenco delle zone devastate dal fuoco è molto lungo. Tra i preziosi boschi recentemente distrutti dagli incendi dolosi oltre al monte Erice con Martogna e San Matteo sono andati perduti anche i patrimoni naturalistici del Bosco di Scorace e di Montagna Grande, dello Zingaro, di monte Cofano , Sparagio e Inici, sostanzialmente tutti i polmoni verdi della Sicilia Occidentale. Sono intervenuti nel saluto introduttivo agli studenti anche il sindaco di Erice Daniela Toscano, con gli assessori Rossella Cosentino, Gianni Mauro ed il responsabile comunale della Protezione Civile Giuseppe Tilotta, che il primo cittadino ha tenuto a ringraziare per l’impegno dato a difesa della montagna di Erice anche nelle attività anticendio. Invitati e presenti all’iniziativa promossa dal CAI Erice anche i deputati regionali Cristina Ciminnisi e Dario Safina che, “armati” di zappetta omaggiata dal CAI hanno anche loro seminato delle querce insieme agli studenti, assicurando il loro massimo impegno per sostenere le politiche ambientali all’ARS in favore di un piano per la riforestazione in Sicilia. La presenza dei due parlamentari intervenuti è stato un fatto importante, visto che la gestione del Demanio forestale e del patrimonio boschivo è di competenza regionale. Anche il deputato Nicolo’ Catania ha fatto pervenire il suo saluto ai giovani studenti poiché impossibilitato a partecipare, confermando la sua operatività e sensibilità al tema dell’incontro. Tra l’altro l’onorevole Dario Safina nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione all’Assessorato regionale territorio e ambiente, sollecitando interventi di riforestazione della montagna di Erice e di prevenzione per gli incendi a causa del grave dissesto idrogeologico; mentre l’onorevole Cristina Ciminnisi nel suo intervento si è soffermata sulla necessità di riformare l’intero comparto forestale e sull’esigenza di assicurare per tempo una tempestiva campagna a contrasto dei roghi che stanno continuando a devastare boschi e montagne, nonché sulla necessità di implementare la forestazione urbana come modello di civiltà per l’innalzamento della qualità di vita, peraltro prevista e contenuta nel PNRR come linea guida della Transizione Ecologica. Insomma, molti buoni propositi e sembra che qualcosa potrebbe muoversi nelle giuste sedi, con la politica sensibilizzata, stimolata e richiamata dai giovani studenti e dal CAI a fare efficacemente e responsabilmente la sua parte. Dopo gli interventi introduttivi di saluto di istituzioni e dei partner dell’evento, si è passati al momento didattico formativo a tema ambiente per giovani. E’ intervenuto il prof D. S. La Mela Veca docente di Silvicultura all’UNIPA ed esperto in scienze forestali e in tecniche di rimboschimento. Il prof. ha stimolato i giovani con attitudine e passione per le scienze agro-forestali e la natura ad intraprendere gli studi Universitari specifici, ha ribadito l’attuale incongruenza della percentuale occupazionale dei laureati in scienze forestali all’interno dei dipartimenti regionali in cui sono necessarie queste competenze, ha spiegato agli allievi la delicatezza e la fragilità degli ecosistemi naturali percorsi dal fuoco e che è necessario attendere e studiare dopo gli incendi la risposta della natura, per pianificare e progettare bene le attività di riforestazione per non alterarne i fragili equilibri di ripresa. Ha confermato inoltre la disponibilità dell’Università di Palermo a collaborare a progetti di ricerca per pianificare una adeguata riforestazione sulla montagna di Erice, di cui si discuterà in un prossimo seminario alla presenza di esponenti del governo regionale. Molto pertinente e coinvolgente per la soglia di attenzione generata negli allievi è stato l’intervento del Dr. Forestale prof. Leonardo Scuderi, che nel suo intervento ha coinvolto i giovani nel ricercare e trovare le parole chiave che meglio rappresentano l’ “archetipo” di vita di un seme, che sono state individuate e suggerite dagli stessi allievi in: “nascita”, “futuro”, “amore”, ”sogno”, “scommessa nella vita”. Questa ricerca di “parole chiave” ha innescato una profonda riflessione nei ragazzi, che si sono sentiti presi da responsabilità sul futuro che si stavano costruendo con le proprie mani, mettendo semplicemente a dimora un seme nella terra nel “bosco degli studenti”. Ha concluso gli Interventi il ns socio CAI Giacomo Coppola che con la sua esperienza di 40 anni di attività in campo forestale si è dedicato a formare i ragazzi nelle operazione manuali da compiere per la corretta messa a dimora dei semi di quercia, li ha forniti di zappette procurate dal CAI e li ha guidati insieme a Leonardo Scuderi nell’area comunale di circa due ettari di superficie, che il Comune ha assegnato per istituire e dare la prima scintilla di vita al “Bosco degli Studenti”. Qui nell’area, individuata dagli esperti ambientali nei pressi del Sentiero Italia CAI, in una zona panoramica sulle Isole Egadi e sulla Città di Trapani dalla bellezza struggente, abbiamo trovato i giovani allievi del Liceo Artistico immersi in una scena ambientale davvero bucolica e commovente: dipingevano sulle loro tavolozze con acquarelli e tempera il “Bosco del Futuro”, frutto della loro creatività ed immaginazione artistica e dei loro sogni che non possono essere traditi dagli adulti. Cosi per l’intera mattinata gli allievi hanno seguito e sperimentato una lezione immersiva in ambiente di messa a dimora di circa 400 semi di quercia nelle piccole buche create da loro nel terreno, accendendo nel loro animo ed in quello di tutti noi la speranza di un futuro di una Erice piu Green.
La Sezione CAI Erice proseguirà il progetto didattico-formativo ed ambientale-educativo “Il futuro di Erice in un seme di Quercia” con altre importanti iniziative di co progettazione partecipata, anche da altre associazioni, scuole, enti, organismi, istituzioni e privati, che vogliono progettare ed investire nella riqualificazione e tutela della montagna di Erice, in favore delle giovani e future generazioni.
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