Escursione Nebrodi: Mangalaviti – Obelisco di Nelson e Pizzo d’Ucina- Cascata del Catafurco.

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di Daniela Messina

Sono una neofita del “CAI di Erice”, insieme a mio marito e mio figlio ci siamo avvicinati solo quest’anno in cerca di natura, passeggiate, amicizie ed esperienze.

Il 18 e 19 Maggio 2024, partecipiamo alla prima escursione “più impegnativa”, della durata di due giorni e location i Nebrodi nel cuore della Sicilia. Quindi, viaggio, pernottamento e due escursioni.

Il giorno 18 è prevista la trasversale bosco Mangalaviti – Obelisco di Nelson, il giorno 19 Pizzo d’Ucina – Cascata del Catafurco.

L’organizzazione del viaggio come sempre eccellente, schede descrittive dettagliate e chiare, gruppo whatsapp dedicato, ecc… tutto in perfetto stile CAI!

Ci siamo approcciati timidamente a questa esperienza, con un po’ d’ansia rispetto alla nostra capacità di viverci al meglio quest’avventura.

Ci accorgiamo subito, strada facendo per giungere al B&B La Rotonda, in località Galati Mamertino, di trovarci in un posto meraviglioso: distese di verde, piccoli, antichi paesi aggrappati sulle montagne, boschi, colori e profumi ai quali non siamo abituati.

Il Venerdì 17 arriviamo sul posto, prima cena conviviale insieme a tutti gli altri partecipanti e ai due Direttori: Giovanni Garofalo e Gaspare D’Avaro. L’accoglienza è delle più calorose. Nel condividere questa cena luculliana, ci siamo subito resi conto di condividere con tutti gli altri, anche tutto l’entusiasmo e le aspettative per i giorni a venire.

Dopo il delizioso e abbondantissimo pasto a base di funghi, formaggi, maccheroni e maialino nero dei Nebrodi, usciamo in giardino a prendere un po’ d’aria, la serata è stupenda, l’aria è pulita… d’un tratto un rospo gigante, chiamato dalla gente del luogo “buffa”, col suo incedere goffo, ci viene a fare un salutino! In quel momento, associando quella creatura, al rospo che si tramuta in principe nelle fiabe… ho subito capito che stavamo per vivere due giorni magici.

Il Sabato 18 mattina, tutti puntuali, ci avviamo a “Case Magalaviti”, il punto di partenza della nostra escursione, ci troviamo sul versante nord dei Nebrodi a circa 1.260 m slm in località Longi.

Quel che ci aspetta a Bosco Magalaviti (1580m) e Serra del Re (1754m), è una foltissima selva di cerri, aceri, frassini, tassi, distese di aglio orsino, ruscelli d’acqua scroscianti, panorami mozzafiato. “Boschi incantati”, resi ancor più magici dapprima dal sole, poi dalla nebbia fitta, la pioggia e gli animali incontrati lungo il cammino (maialini neri, bovini, cavalli, ecc.).

La prima tappa è quella a “Serra Merio” in territorio Maniace, all’obelisco di Nelson, un monumento innalzato in onore del discendente dell’ammiraglio Horatio Nelson. Da questo punto, si poteva ammirare il maestoso Vulcano d’Etna, sebbene, date le condizioni meteo, giocava a nascondino con la foschia.

E poi ancora boschi fittissimi, alberi maestosi che oscuravano quasi totalmente il sole divenendo tenebrosi e intriganti, sculture create da madre natura, colorate da muschi e licheni.

Così un passo dopo l’altro, su un tappeto di foglie, siamo giunti al termine di questa passeggiata di appena 24km (circa!) che i nostri direttori Giovanni e Gaspare hanno reso sicura, piacevole e istruttiva date tutte le informazioni che ci hanno impartito sia tecniche che naturalistiche.

Domenica 19, di primo mattino partiamo per raggiungere Pizzo D’Ucina (sopra Galati Mamertino il paese in cui alloggiavamo) per un percorso totalmente diverso da quello del giorno precedente, sia per scenari che per tipo di cammino.

Abbiamo esplorato un lungo tragitto tutto in cresta, affiancando meravigliosi boschi, alternando salite e discese e ad ogni curva, ad ogni salita, si spalancavano vedute a perdita d’occhio, mozzafiato, scorci di montagne dipinte di verde dalle varie gradazioni, alberi con fiori bianchi, ginestre coloratissime, rose canine, castagni, selci, alternando stradelle a percorsi fuori pista, letteralmente avvolti, sopraffatti dal verde.

Tutte queste meraviglie si alternavano lungo il cammino, così come si alternavano, con estrema velocità, tutti gli agenti atmosferici: sole, vento, nebbia, pioggia, pioggia… tanta pioggia!!

Ma le nostre guide sono state come sempre esemplari, dandoci sostegno, entusiasmo, motivazione.

La tappa principale dell’escursione, raggiunta a pausa pranzo, è stata le Cascate del Catafurco, nella profonda vallata del fiume San Basilio, che date le condizioni meteo, erano tutte per noi!!

Sembrava di essere nel film “Mowgli nella giungla”: il rumore dell’acqua scrosciante, l’aria rarefatta, la voce della montagna, le aquile che ci guardavano dall’alto volteggiando nel cielo… Tutto davvero magico, “fiabesco”.

Poi tutti noi escursionisti, ciascuno diverso per età, prestanza fisica, abitudini, provenienza, ciascuno col suo passo, col suo ritmo, ma tutti uniti da questa grande passione, coesi e felici nel realizzare questo meraviglioso viaggio insieme superando ciascuno i propri limiti, sospinti l’uno dall’altro e tutti insieme dai nostri magnifici Direttori.

Non voglio aggiungere altro, soltanto un grandissimo “Grazie”.

Grazie per l’impegno, la serietà, lo spirito di inclusività e le fantastiche opportunità che ci date.

Sempre Buon Cammino a tutti.