Il CAI Erice ritorna a Marettimo insieme alla Lega Navale di Trapani – 5/6 giugno 2021

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Gli amici del CAI Erice nel weekend hanno condotto un’escursione memorabile a Marettimo, insieme ad  alcuni soci della Lega Navale di Trapani. Marettimo, nell’arcipelago delle isole Egadi, è conosciuta e famosa per la bellezza del suo mare cristallino, per le meravigliose grotte ed i fondali marini che ogni anno fanno da richiamo a tantissimi turisti. Ma l’isola offre anche spunti eccezionali e suggestivi per gli amanti del trekking, grazie alla rete di sentieri che si snoda nei diversi versanti della montagna, la cui vetta – Pizzo Falcone –  raggiunge i 680 mt e si erge  come un faro al centro del Mediterraneo, permettendo di scoprire scorci suggestivi ed emozionanti dai vari versanti.

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Il gruppo numeroso e ben assortito (da 13 a 64 anni) si è immerso per due giorni nella natura incontaminata dell’isola, staccando il contatto con la  terraferma e vivendo le dinamiche di gruppo con un reset psico-fisico, in un fine settimana davvero rigenerante, immersi in un’oasi di pace e di quiete.

Camminando in sicurezza e guidati dalle abili guide del CAI Erice, dirette da Vito Vaccaro (socio CAI e profondo conoscitore e promotore dell’isola sacra), il gruppo si è immerso il primo giorno in un percorso ad anello verso Pizzo Falcone, in  un contesto esclusivo e selvaggio tra pinete verdissime e altipiani dolomitici a picco sul mare, dove è stato possibile anche avvistare una famiglia di mufloni.

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Straordinari i percorsi costellati di vegetazione dai colori mediterranei e da pinete spinte e coricate a terra dai forti venti che spazzano l’isola. Il percorso ha portato il gruppo ad attraversare tante essenze boschive e piante balsamiche che hanno stimolato intensamente la vista e l’olfatto degli escursionisti nel loro “viaggio” sensoriale ed emozionale nell’antica “Hiera”, l’isola sacra.

Passando per siti e monumenti di interesse storico (come  quello denominato de le “Case Romane” con la sua chiesetta bizantina ed il Castello di Punta Troia) si sono raggiunte zone partendo dal piccolo centro abitato con le case tutte bianche ed i due porticcioli (lo “scalo nuovo” e lo “scalo vecchio”) che offrono riparo alle imbarcazioni dai venti contrapposti.

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In questi ultimi anni Marettimo si è affermata sempre più come una meta per gli amanti del trekking, che ne apprezzano, oltre che il contesto ambientale, i panorami mozzafiato e gli scorci sul mare con prospettive che cambiano da un versante all’altro. Gli escursionisti del CAI Erice che hanno deciso di visitare l’isola hanno fatto tappa, con poco meno di tre chilometri di salita,  nel sito delle Case Romane a 250 metri di altezza sul mare, che si raggiunge dal sentiero che parte dalla fonte e sorgente detta “pilusa”, passando per l’antico cimitero del Calvario e dal ponte di ferro costruito dai militari.

Qui le prospettive sono tutte sul paese e sul versante che guarda verso Favignana e Levanzo. Dalle Case Romane è stato possibile continuare verso pizzo Falcone, la cima più alta di Marettimo, a 686 metri di altezza, da dove il gruppo ha potuto godere di un suggestivo panorama a 360° da cui è possibile scorgere nelle giornate più limpide anche Pantelleria e Capo Bonn.

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La faticata in salita per raggiungere la vetta dell’isola è stata ripagata da scenari di una bellezza davvero appagante, ed è stato possibile  vedere nitidamente l’intera costa trapanese, dominata da monte Erice e gli altri promontori alle sue spalle: montagna Grande, Sparagio, Cofano e Monte Monaco che domina la spiaggia di San Vito lo Capo.

Al rientro del percorso gli escursionisti hanno potuto ammirare dall’alto  il Castello di Punta Troia che si erge sulla vetta di una piccola e suggestiva penisola/altipiano, percorrendo il sentiero  costiero verso il paese nel  versante settentrionale dell’isola. La serata è stata davvero rigenerante, allietata dalla cucina di mare tipica dell’isola di Marettimo, offerta e valorizzata dall’eccellente cucina del Ristorante “Al Carrubo”…dove è possibile fare esperienze culinarie ed enogastronomiche di grande eccellenza.

L’itinerario del secondo giorno,  nonostante una lieve pioggia all’alba,  è stato diretto verso Punta Bassano, nella parte meridionale dell’isola.  In questo caso il gruppo CAI Erice dopo una colazione rinforzata al bar la Scaletta è partito dallo Scalo Nuovo per dirigersi verso la risalita che conduce alla Carcaredda, con la sua pineta e l’area di sosta dove è stato possibile fare dei picnic in questo polmone verde tra cielo e mare.

Il cammino ha avuto come protagonista una natura autenticamente incontaminata, con il sottofondo sonoro della risacca lontana. È stato un trekking contraddistinto dal trionfo di colori e di odori, tra le prospettive sul blu del mare ed il verde dei boschi, con la rigogliosa macchia mediterranea e le variegate essenze arboree, tra le quali, in alcuni tratti, primeggia il timo, la mentuccia ed il rosmarino, che con i loro composti organici volatili rendono l’itinerario anche una particolare esperienza sensoriale olfattiva.

Un autentico tuffo in un’oasi ambientale, dove ogni angolo pulsa bellezza selvaggia e salutare, con i suoi silenzi e le suggestive atmosfere che sembrano quasi catapultare i visitatori in altre dimensioni. Dalla Carcaredda  è inizia la discesa verso le Case Romane in direzione del paese dove è stato possibile regalarsi un tuffo defaticante e rigenerante nelle acque cristalline dell’isola.

Un trekking  insomma, davvero autentico tra montagna e mare, con meravigliosi momenti di totale immersione nella natura, di amicizia e conviviali. Ogni angolo, in quest’isola, ha qualcosa di unico, tutto da scoprire e da vivere intensamente, attraverso un’esperienza primordiale e sensoriale che non smette mai di emozionare.

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