Si muove tra tante conferme e qualche novità il programma di Custonaci “Città Mediterranea del Natale” Beith Lehem: che, quest’anno, prenderà il via dal 9 dicembre e si concluderà il 7 gennaio 2018. Nel centro storico musica, mostra di presepi, gastronomia e come sempre la Natività con il “Presepe Vivente” nella Grotta Mangiapane (nella foto).

In programma, un preview del clima natalizio con gli “Spincia days”, rassegna gastronomica, che proseguirà fino al 10 dicembre, in Piazza Santuario e che avrà come protagonista la «sfincia», un dolce tipico e inimitabile realizzato con ingredienti semplici. Le sfincie ritorneranno dal 23 dicembre con il Christmas Village.

Natale 2017 – «Una grande sinergia tra tutte le realtà del nostro territorio: è veramente bello vedere tanta gente impegnata nella realizzazione del Natale a Custonaci. Occasioni come questa consentono di far maturare la comunità, civile e religiosa, nella quale viviamo» così dichiara Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci.

 Addobbi luminosi – «Come negli scorsi anni – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Turismo ed Eventi Silvia Campo – anche quest’anno, l’amministrazione comunale ha provveduto all’allestimento degli addobbi luminosi. Le iniziative natalizie offrono uno sviluppo socio-economico nel nostro territorio ed hanno come finalità la promozione dell’aggregazione sociale e la conservazione delle tradizioni locali».

Il programma – Un cartellone che offre momenti di incontro ed appuntamenti per tutta la famiglia. Un Christmas Village con iniziative ludiche per i più piccoli (gonfiabili, trucca bimbi, baby dance) e con i caratteristici mercatini con prodotti della gastronomia locale. Ed inoltre una mostra di presepi per mantenere viva la tradizione fino al presepe vivente che animerà la Grotta Mangiapane, passando per i mercatini natalizi nel centro storico.

Il presepe vivente di Custonaci – Come ogni anno, si ripeterà un evento unico e pittoresco della tradizione natalizia giunto alla 36a Edizione: La Natività e il Presepe Vivente di Custonaci che rivivrà nell’affascinante Grotta Mangiapane nei giorni del 25 e del 26 dicembre, del 29 e del 30 dicembre e dal 5 al 7 gennaio. Un vero e proprio set cinematografico, in scena rappresentazioni del lavoro artigiano e rurale con suoni, odori e colori. Il cast del Presepe è composto da oltre 160 interpreti, tra artigiani-artisti provenienti dall’intera Sicilia e maestranze contadine e figuranti locali.
Gli eventi sono organizzati dal Comune di Custonaci in collaborazione con la Proloco di Custonaci e l’Associazione culturale “Museo Vivente” di Custonaci.

Al via EricèNatale, manifestazione che dall’8 dicembre ad 7 dicembre animerà il borgo medievale con un ricco programma di appuntamenti. L’iniziativa si è aperta la con la rassegna rassegna internazionale di musiche e strumenti popolari “Zampogne dal mondo”. Per un sarà possibile visitare i presepi, realizzati in terracotta, stoffa, cera, legno, corallo, sughero, zucchero e materiali riciclati, allestiti in ogni angolo del centro storico, nelle chiese così come nei cortili e nelle abitazioni. presepe_ericeTra questi c’è un prezioso presepe settecentesco, in alabastro e materiali marini, gli antichi presepi del Museo Regionale Pepoli di Trapani, in legno, tela e colla, alcuni straordinari presepi in miniatura, con il presepe più piccolo del mondo, il maestoso e sempre rinnovato presepe monumentale meccanico con decine di personaggi in movimento. E poi tante altre realizzazioni, dalle raffigurazioni tradizionali, ad autentiche creazioni contemporanee. Scoprirle, esplorando il reticolo di viuzze con l’ausilio della mappa, consente ai visitatori di ammirare anche spazi e scorci dell’antica Città del Monte. Un clima festoso che si respira in paese, l’emozione di confondersi con i personaggi dei presepi e di trovarsi sospesi nel tempo: tutto questo è “ERICèNATALE– Il borgo dei presepi”, iniziativa promossa dal Comune di Erice e dalla Fondazione Erice Arte.

Dichiarazione sindaco di Erice Daniela Toscano

Prosegue una manifestazione ormai consolidata nel tempo, iniziata alcuni anni fa con Giacomo Tranchida. Un progetto importante, di grande livello culturale, che sposa la contemporaneità della Sicilia legata alle tradizioni, per una valorizzazione di tutto ciò che sono le nostre tradizioni ed identità, realizzato in sinergia con la Fondazione Erice Arte, che ha svolto un eccellente lavoro. Auspico che siano tanti i visitatori e i turisti che verranno durante questo mese nel borgo medievale per immergersi in una meravigliosa atmosfera natalizia”.

Dichiarazione direttore artistico Fondazione Erice Arte Piervittorio Demitry

“Erice si trasformerà in una sorta di presepe diffuso, grazie alla preziosa collaborazione degli artigiani, dei negozianti, delle associazioni e dei residenti che apriranno i cortili delle loro abitazioni e nelle botteghe verranno allestite le rappresentazioni della natività – continua Piervittorio Demitry, direttore artistico della Fondazione Erice Arte – Erice ha una grande linfa vitale che scorre. La gente è orgogliosa di custodire il senso della nostra cultura e delle nostre radici non in chiave conservativa ma per tradurla in un’ottica di futuro. Un’atmosfera impreziosita dalle melodie delle zampogne, da proiezioni cinematografiche, da concerti di musica classica e jazz, da canti, anche in dialetto siciliano, della tradizione natalizia e  melodie folk, da spettacoli a tema epico e dalla magia dell’opera dei pupi”.

 

Zampognari: pifferai magici, portatori del Natale 

La fragranza dei dolci di mandorla e delle genovesi, l’incanto della nebbia e le armonie delle zampogne: ad Erice, dall’8 al 10 dicembre il suono del Natale è “Zampogne dal mondo”, rassegna internazionale di musiche e strumenti popolari, con protagonista l’antico aerofono a sacco la cui tradizione è viva da secoli e diffusa ovunque. Un raduno con suonatori di zampogne, cornamuse, pive, muse provenienti da vari paesi del mondo: Associação Gaita-De-Foles dal Portogallo, Glue Pot Pipers dall’ Irlanda, Karshiaka dalla Macedonia, Nodas Antigas dalla Sardegna, Suoni di Terranova di Pollino dalla Lucania, Gruppo Folk Valle di Comino dalla Ciociaria, Vietakh dalla Bielorussia, Zampognari di Murriali dalla Sicilia.

Il programma prevede esibizioni itineranti per le vie di Erice, concerti in piazza e nelle chiese, workshop “A scuola di zampogna”. “Zampogne dal Mondo” è un’iniziativa del Comune di Erice e della Fondazione Erice Arte realizzata con l’organizzazione artistica a cura del Gruppo Folk Ciociaro “Valle di Comino” di Atina (FR).

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I gruppi partecipanti

ASSOCIAÇÃO GAITA-DE-FOLES(Portogallo)Gaitas, Flautas, Percussões

GLUE POT PIPERS(Irlanda) –Irish Bagpipes, Drums ( Snare Drum – Bass Drum )

KARSHIAKA(Macedonia) –Gajda, Tapan, Qifteli

VIETAKH(Bielorussia) – Belarussian Dudas, Buben with stick

NODAS ANTIGAS (Sardegna) – Launeddas

GRUPPO FOLK VALLE DI COMINO (Lazio) –Zampogna a chiave, zampogna zoppa, Ciaramella (plus : Organetto, percussioni ) 

SUONI di TERRANOVA DI POLLINO (Basilicata) –Zampogna lucana a chiave, totarella (ciaramella), Percussioni

ZAMPOGNARI di MURRIALI  (Sicilia) –Zampogna a  chiave di Monreale 

 

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Programma dell’evento
Venerdì 8 dicembre

ore 10:30  Aula Consiliare

Apertura ufficiale della rassegna e presentazione dei gruppi

ore 11:00 e ore 15:30  per le vie di Erice

Esibizioni itineranti

ore 18:00   p.zza della Loggia

Concerti in piazza

Sabato 9 dicembre

ore 10:30  Foyer del Teatro Gebel Hamed

Spazio workshop “A scuola di Zampogna”

Materiali, tipologie, tecniche, accordature, ecc.

ore 11:00 e ore 15:30   per le vie di Erice

Esibizioni itineranti

ore 18:00   Chiesa di San Martino

“Zampogne, Gaite, Launeddas & Cornamuse …”

rassegna con esibizione di tutti i gruppi

Domenica 10 dicembre

ore 10:30  Foyer del Teatro Gebel Hamed

Spazio workshop “A scuola di Zampogna”
Materiali, tipologie, tecniche, accordature, ecc.

ore 11:00 e ore 15:30   per le vie di Erice

Esibizioni itineranti

ore 18:00   Piazza della Loggia

Concerti in piazza

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MERCATINI NATALIZI CON LE TANTE SPECIALITÀ DEL TERRITORIO

Il borgo medievale “vestito a festa” accoglierà i visitatori anche con i mercatini natalizi in Piazza della Loggia. Ovunque musica natalizia in filo diffusione, il profumo delle dolci genovesi, della pasta di mandorla, del vino caldo e di tutte le altre specialità gastronomiche che rendono magica Erice, dove ci si può perdere in cerca dell’oggetto da regalare tra l’ampia scelta dell’artigianato artistico ericino. Le casette in legno, disposte intorno al grande abete delle Madonie, addobbate con decorazioni e luci natalizie, proporranno soprattutto tante specialità gastronomiche del territorio.

 

MERCATINI DI NATALE – dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018

Piazza della Loggia

Calendario e orari di apertura:

8, 9, 10 dicembre, dalle 10:30 alle 20:30

15, 16, 17 dicembre, dalle 10:30 alle 20:30

dal 21 dicembre al 7 gennaio, dalle 10:30 alle 20:30 (tranne 24/12 dalle 10:30 alle 18:30; 25/12 dalle 16:30 alle 20:30; 31/12 dalle 10:30 alle 18:30; 1/01 dalle 16:30 alle 20:30)

 

ZAMPOGNARI PER LE VIE DI ERICE

da mercoledì 20 a sabato 23 dicembre

 

LABORATORI “NATALE CREATIVO AL MUSEO”

La Cooperativa Ast’Arte organizza, presso il Polo Museale “A. Cordici”, tre laboratori creativi per bambini dai 5 ai 10 anni che avranno l’occasione di mettersi alla prova e realizzare simpatici lavoretti natalizi.

– il 9 dicembre alle ore 16:00

– il 23 dicembre alle ore 10:00
– il 23 dicembre alle ore 16:00

Info e prenotazioni: tel. 3208672957 – astartecooperativa@gmail.com

 

L’ALBERO DI NATALE IN PIAZZA DELLA LOGGIA

È un grande abete proveniente dalla provincia di Treviso, sradicato nell’ambito dei programmi periodici di diradamento dei boschi. È arrivato ad Erice grazie all’interessamento di Giacomo Coppola, consulente a titolo gratuito del Comune di Erice per quanto concerne il patrimonio boschivo.

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L’ALBERO DELLA RINASCITA, IN PIAZZETTA SAN GIULIANO

Una vera e propria testimonianza di come la comunità di Erice non abbia dimenticato il fuoco che ha devastato la montagna ed allo stesso tempo vuole esprimere il forte desiderio di veder rinascere i boschi. Grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale, il gruppo di bambini che seguono il catechismo e le loro famiglie hanno infatti deciso di addobbare piazza San Giuliano con uno degli alberi colpiti dagli incendi della scorsa estate e con altri alberelli, in ottima salute, posti a suo contorno. Al termine delle feste natalizie, i piccoli alberelli verranno, ancora simbolicamente, piantati nei nostri boschi. Anche i commercianti di Erice hanno aderito all’iniziativa accogliendo ed addobbando gli ingressi degli esercizi con uno degli alberi bruciati.

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LUCI ACCESE SUGLI EVENTI

Un ricchissimo programma di eventi farà da cornice tra mostre, teatro, cinema, concerti di musica classica e jazz, canti della tradizione natalizia, tra tradizione e contemporaneità, con grandi ospiti: da Mario Incudine a gli Unavantaluna, da Salvatore Bonafede a Nicola Giammarinaro, da Gaspare Balsamo a Mimmo Cuticchio, da Actores Alidos all’Arianna Art Ensemble, da Andrea Segre a Costanza Paternò.

Anche il festival Cinemadamare torna nel borgo medievale, per presentare i migliori cortometraggi realizzati la scorsa estate ad Erice. Sarà proiettata “Red Rabbit”, la web serie nata a partire dal tema, di grande attualità, degli sbarchi e dell’emergenza migranti. L’Italia, nel futuro distopico immaginato in questa fiction, finisce infatti sotto dittatura, mentre l’Africa diventa la terra d’approdo verso la quale tutti cercano di fuggire. La regia è del giovane americano Travers Jacobs, che vive e lavora a Los Angeles.

Capodanno in Piazza della Loggia

Non mancherà la consueta festa di fine anno in piazza, con brindisi, giochi pirotecnici e live music.

Musei aperti ed esposizioni temporanee

Le aperture straordinarie dei musei e le mostre temporanee offrono l’opportunità di stare insieme scoprendo le bellezze di Erice in un clima di festa.  Il Museo Antonino Cordici di Erice, diviso nelle sezioni archeologica, arti decorative, delle armi, dipinti-sculture e dell’arte contemporanea, racchiude in sé testimonianze attestanti la storia della Città e della sua gente. Nella sezione archeologica, la più ricca, spicca una testina femminile di divinità in marmo, identificata e diffusa come la testina di Venere, dea della bellezza e della fecondità, il cui culto attirò nell’antichità tante presenze provenienti da diverse parti del mondo. Al suo interno uno spazio per le mostre temporanee dedicato, per il periodo natalizio, alla collezione inedita dei presepi del Museo Pepoli di Trapani.

Sarà l’occasione per visitare anche le chiese del borgo tra cui il Duomo e la Torre di Re Federico, San Martino e la chiesa di San Giuliano; quest’ultima conserva anche opere dell’arte della ceroplastica siciliana. Sarà inoltre possibile visitare il Castello di Venere, la Torretta Pepoli e il Quartiere Spagnolo usufruendo di una speciale tariffa promozionale.

 

Mostre                                                                                                                                                    

  • “Presepi del Museo Regionale Agostino Pepoli”

Polo Museale “A. Cordici”
dall’8/12 al 7/01 – ore 10:00-20:00 (tranne il 24/12 – ore 10:00-18:00, il 25/12 – ore 16:00-20:00, il 31/12 – ore 10:00-18:00, il 1/01- ore 16:00-20:00)

  • “La Ceroplastica”

Chiesa di San Giuliano
dall’8/12 al 10/12 e dal 26/12 al 7/01 – ore 10:00-17:30

                                                                                                                                                              

Da visitare

 Polo Museale “A. Cordici” – Erice in miniatura

dall’8/12 al 7/01 – ore 10:00-20:00 (tranne il 24/12 – ore 10:00-18:00, il 25/12 – ore 16:00-20:00, il 31/12 – ore 10:00-18:00, il 1/01- ore 16:00-20:00)

  • Castello di Venere

dall’8/12 al 7/01 – ore 10:00-16:00 (chiuso 25/12 e 1/01)

  • Torretta Pepoli – Quartiere Spagnolo

dall’8/12 al 10/12, dal 16/12 al 17/12 e dal 22/12 al 7/01 – ore 10:00-16:00 (chiusi 25/12 e 1/01)

 

 

  • Visita delle chiese: Real Duomo – Torre di Re Federico

dall’11/12 al 24/12 – ore 10:00-13:30

  • Real Duomo – Torre di Re Federico – San Martino – San Giuliano

dall’8/12 al 10/12 e dal 26/12 al 7/01 – ore 10:00-17:30

 

 

Celebrata, nell’area giochi di viale della Provincia, nel territorio del Comune di Erice, la Festa dell’Albero. L’iniziativa è stata organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con Legambiente, l’Azienda Foreste Demaniali e la partecipazione delle scuole del territorio con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia del patrimonio arboreo e boschivo, lanciando anche un messaggio ai piccoli studenti sul senso rispetto di alcune regole in materia di educazione ambientale.
Nel corso della manifestazione gli studenti hanno piantato alberelli donati dall’Azienda Foreste Demaniali, tipici dell’area mediterranea, che serviranno per creare un piccolo centro di educazione ambientale come luogo simbolo di una società che vuole riscattarsi dai devastanti incendi che negli anni hanno distrutto una buona parte dei nostri boschi e della biodiversità.
E’ stato un autentico momento di festa in cui i veri protagonisti sonio stati gli alunni che hanno partecipato con gioia all’iniziativa. A fare gli onori di casa per l’amministrazione comunale, il vice sindaco, Angelo Catalano, ed il consigliere Carmela Daidone.

Erice torna ad essere il “borgo dei presepi”. Dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 l’incantevole borgo medievale ospiterà la manifestazione “ERICèNATALE”. L’antica tradizione dei presepi, l’evocativo suono delle zampogne, la qualità degli appuntamenti teatrali e concertistici  e dei mercatini, si fondono in questo appuntamento annuale ormai consolidato e sempre ricco di eventi.

Il programma degli eventi si aprirà l’8 dicembre con “Zampogne dal mondo”, Rassegna Internazionale di musiche e strumenti popolari con gruppi provenienti dall’Irlanda, dalla Macedonia, dal Portogallo, dalla Bielorussia, dalla Sardegna, dalla Basilicata, dal Lazio e dalla Sicilia. Protagonisti assoluti, per il ponte dell’Immacolata, saranno i maestri zampognari e gli artigiani del tradizionale strumento che verrà celebrato con esibizioni itineranti, concerti in piazza e workshop. 

Per tutto il periodo, cortili, vicoli, botteghe, chiese, si trasformeranno per incanto in tante piccole e grandi Natività per dare vita ad un vero e proprio “Borgo dei Presepi” arricchito dalle luminarie e dalle musiche in filo diffusione. Oltre 20 presepi saranno disseminati in vari punti del borgo, a comporre un itinerario, (con tanto di mappa per visitare tutti gli allestimenti) che merita almeno una giornata di visita. Tra questi il maestoso presepe monumentale meccanico, il settecentesco presepe in alabastro e materiale marino, il presepe più piccolo del mondo che ogni anno stupisce i visitatori e trenta pastori settecenteschi, in legno, tela e colla, provenienti dalla collezione del Museo Pepoli di Trapani ed esposti al pubblico per la prima volta.

A chiudere il tesoro natalizio i Mercatini di Natale che proporranno artigianato e gastronomia locale in un contesto affascinante. Non si può andare ad Erice senza fermarsi a degustare i dolci gioielli ericini come la genovese e i dolcetti a base di pasta reale (pasta di mandorle) fatti da chi nei conventi ha imparato e continuato a praticarne l’arte fino ai giorni nostri. Si potrà dunque passeggiare tra le casette in legno e scoprire le botteghe nelle vie del borgo, per fermarsi ad acquistare idee regalo ed assaporare prodotti tipici.

Ricco, infine, il programma di eventi teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche, che completa la manifestazione nelle varie location di Erice.

“EriCèNatale– Il borgo dei presepi” è promosso dal Comune di Erice e dalla Fondazione EriceArte.

Presentati, al Museo San Rocco di Trapani, gli itinerari turistici predisposti nell’ambito del progetto Gat, Giovani Autori del Territorio, iniziativa approvato  dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ‐ Dipartimento della Gioventù e portata avanti in partenariato dalla Strada del Vino Erice DOC e dalla Di.Art Museo San Rocco con l’obiettivo di promuovere, sia da un punto di vista culturale che turistico, la destinazione “Trapan&dintorni”. Nel corso dell’incontro sono stati proiettati quattro cortometraggi sugli itinerari turistici incentrati sui temi della cultura, natura, gastronomia ed enologia  realizzati con la  regia  del  promoter  culturale  Francesco  Murana. Si tratta di video fortemente  evocativi  dell’identità  siciliana e della naturale attrattività della nostra destinazione “Trapani”.
Il progetto Gat ha visto impegnati per oltre un anno un team di giovani promoter culturali ed artistici guidati dal project manager e Presidente  della Strada del Vino Erice DOC Vincenzo Fazio e dal Direttore Di.Art Museo San Rocco Don Liborio  Palmeri.

Venerdì 24 novembre, alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze Solina Quartana del Santuario Maria SS. di Custonaci sarà presentato il volume “Un modello per lo sviluppo turistico di Custonaci e del suo territorio – Il caso dell’Aghadir di Pizzo Monaco” di Giusy Incammisa, archeologa, e Nadir Bisan, architetto. L’iniziativa nasce da un’idea del Centro Studi “Dino Grammatico”.  Porteranno i saluti Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci, Michele Carrubba, presidente Rotary Club Trapani-Erice, Fabrizio Fonte, presidente Centro Studi “Dino Grammatico”, Giovanni Turano, presidente di SiciliaAntica – Sezione di Castellammare del Golfo, Renato Bica, presidente della Proloco di Custonaci. Modera Ninni Cannizzo, giornalista.

Il granaio fortificato collettivo (aghadir) datato al periodo islamico è stato scoperto su Pizzo Monaco, nel territorio di Custonaci, sul versante che si affaccia a Castellammare del Golfo. Secondo gli archeologi è un caso unico in Italia, il più antico nel Mediterraneo occidentale.

Il sito, dal 2012, è al centro di un progetto denominato MEMOLA (MEditerranean MOuntainous LAndscapes), che ha coinvolto la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani e diverse università europee: Palermo, Granada, Sheffield e la Scuola di Storia Archeologica di Roma. A condurre gli scavi l’èquipe diretta dal Prof. Josè Maria Martin Civantos, del dipartimento di Historia Medieval dell’Universidad de Granada.

L’ Antico granaio fortificato collettivo Islamico di Custonaci nei mesi estivi, dal 2016, è stato al centro di un piccolo tour guidato alle prime luci del mattino. Numerosa è stata la presenza di turisti, esperti, archeologi, naturalisti che hanno vissuto l’esperienza.

Il Tour iniziava alle ore 5.00 con appuntamento al Castello di Baida di Castellammare del Golfo per il trasferimento con bus navetta a Visicari per poter godere della vista dell’alba con uno spettacolo musicale. Si proseguiva con la passeggiata al Granaio Islamico con una guida specializzata e si ritornava a Visicari per una gustosa e sana colazione in una splendida terrazza e per finire gli ospiti venivano trasferiti con bus navetta al Castello di Baida. Il tour è stato organizzato dal Comune di Custonaci in collaborazione con la Pro loco di Custonaci, la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani, il Centro Studi “Dino Grammatico” e SiciliaAntica (Associazione per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali) – sede di Castellammare del Golfo.

«Lo spirito del tour e di questo libro  è quello di condividere con il territorio gli obiettivi strategici per lo sviluppo dell’offerta turistica custonacese.  Il caso dell’Aghadir di Pizzo Monaco è diventato un vero e proprio case history. Il nostro obiettivo come Comune è stato quello di coordinare operatori di settore, attori locali pubblici e privati per istituire forme di collaborazione volte alla valorizzazione di questo sito. La competitività di una destinazione nasce infatti dall’interazione sinergica fra le risorse turistiche primarie, le infrastrutture che ne garantiscono la fruibilità e il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico. Con questa iniziativa, grazie alla collaborazione di tutti i partner, abbiamo raggiunto degli obiettivi tangibili. Per essere competitivi occorre infatti programmare ogni intervento funzionale alla valorizzazione delle vocazioni territoriali» – così dichiara Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci.

Il Centro Studi Dino Grammatico ed il Rotary Trapani-Erice, insieme a Sicilia Antica – Sezione di Castellammare del Golfo la Proloco di Custonaci hanno promosso la pubblicazione del volume “Un modello per lo sviluppo turistico di Custonaci e del suo territorio – Il caso dell’Aghadir di Pizzo Monaco” di Giusy Incammisa e Nadir Bisan. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Custonaci.

È sicuramente una delle escursioni più affascinanti da fare nell’Agroericino. La risalita verso la cima di Monte Monaco, percorrendo il sentiero Cai 609, apre delle prospettive uniche su San Vito lo Capo ed il suo mare, con panorami mozzafiato da un lato sul Golfo di Macari, dall’altro sulla costa che porta alla Riserva dello Zingaro. Una veduta che ad Ovest è chiusa da Monte Cofano e della montagna di Erice, mentre a Sud la vista panoramica è tutta per i promontori trapanesi, a partire dalla dorsale di Monte Speziale e dall’imponenza di Monte Sparagio, la vetta più alta della provincia di Trapani con i suoi 1180 metri. Ad Est ci sono invece i monti del Palermitano ed il Golfo di Castellammare. Insomma, un panorama con scorci bellissimi praticamente a 360 gradi. L’escursione per Monte Monaco, caratterizzato davvero da paesaggi molto suggestivi, si snoda lungo tre sentieri Cai percorribili ad anello, il “609 a”, il “609 b” ed il “609 c”; quest’ultimo  parte da Cala Firriato, lungo la strada che collega San Vito allo Zingaro. Il sentiero “609 a” inizia invece nei pressi del centro abitato di San Vito lo Capo e risale lungo il versante Est per circa tre chilometri, arrivando, dopo essere passati dalla vecchia cava, ormai in disuso, “Rosso San Vito”, alla cima di monte Monaco, a 528 metri di altezza, dove si trova una croce rivolta verso la baia di San Vito lo Capo, messa in quel punto a protezione del centro abitato. Un luogo sicuramente molto suggestivo, dove si intrecciano diverse prospettive ed il blu del mare incontra i colori del litorale e dei promontori. Un trekking, dunque, tra bellezze paesaggistiche, natura e fede,dove si possono toccare con mano le attività e le tradizioni della comunità sanvitese. Scendendo, e volendo fare l’itinerario ad anello percorrendo, si può percorrere il sentiero in direzione Est, che termina a Cala Firriato, da dove è possibile rientrare a San Vito lo Capo percorrendo un itinerario complessivo lungo quasi nove chilometri, per un dislivello di 487 metri ed un tempo di percorrenza stimato di circa due ore e mezza.

(foto Mario Torrente)

Dal 27 al 29 ottobre a Buseto Palizzolo si terrà la manifestazione “I porcini di Scorace e sapori d’autunno”. È prevista una intensa tre giorni con incontri, degustazioni, escursioni a bosco Scorace, mostre micologiche e cooking show. Il tutto incentrato sulle bontà dei sapori autunnali, con i prodotti d’eccellenza dell’Agroericino, a partire dai funghi, e la valorizzazione del Bosco Scorace, uno delle più importanti aree verdi del territorio della provincia di Trapani. Un autentico polmone verde che si estende per quasi settecento ettari, offrendo una grande varietà di vegetazione. La manifestazione è organizzata dal Comune di Buseto Palizzolo, che fa parte del circuito nazionale “Città del fungo”,  in collaborazione con la Pro Loco e il Gruppo Micologico “T. Pocorobba” di Valderice.  Sarà l’occasione buona per visitare la zona di Buseto Palizzolo.

 

Volantino i Porcini di Scorace

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Volantino Porcini di Scorace 2017

Monte Cofano è sicuramente una delle montagne più belle e affascinanti della provincia di Trapani, che offre diversi spunti per delle passeggiate nella natura con panorami mozzafiato sul blu del mare. Un contesto unico, carico di storia, tradizione e bellezze paesaggistiche, con quelle rocce a forma di lama che si impennano verso il cielo. Passeggiare tra questi sentieri offre delle emozioni uniche, a partire dal percorso costiero, quello più alla portata di tutti e di più facile approccio. L’itinerario, che ricade all’interno della Riserva naturale orientata di Monte Cofano, costeggia il versante Nord della montagna, affacciandosi sul mar Tirreno e passando per punti davvero particolari, come la Torre di San Giovanni e la Grotta del Crocifisso per arrivare alla Tonnara di Cofano, con le sue caratteristiche pareti concave che servivano a fare rimbalzare le palle dei cannoni durante gli attacchi. Per decenni fu una delle più importanti tonnare della zona. Ancora oggi, nel piccolo villaggio di pescatori, si vede la struttura della darsena dove un tempo venivano tirati in secco i vascelli utilizzati per calare le reti e arpionare i tonni nella “camera della morte”. È uno dei più bei posti della zona da dove andare a vedere le albe, col sole che sorge da Levante illuminando le acque del golfo di Macari in un gioco di luci e riflessi imperdibile. Il lato che si affaccia su Bonagia ed Erice è invece quello dei tramonti, con il sole che saluta le terre dell’Agroericino “immergendosi” sulla linea dell’orizzonte del mare in un emozionate trionfo di colori e sfumature. Assolutamente da vedere!

Il percorso inizia a Cornino, nota località balneare del Comune Custonaci, che si affaccia sul golfo di Bonagia. Sullo sfondo c’è Monte Erice, con il suo borgo medievale e le leggende che riecheggiano i miti di Venere, la dea dell’amore e della bellezza. Siamo a pochi metri dal mare. Il percorso costiero ad anello attorno a Cofano, lungo poco più di otto chilometri con un dislivello di circa 240 metri, inizia a pochi metri dal mare, con il sottofondo della risacca che accompagnerà gli escursionisti per tutto il tragitto, soprattutto nelle giornate di Maestrale, quando le onde si infrangono con forza sulla scogliera sottostante. Il tratto più suggestivo è sicuramente quello che dalla Torre di San Giovanni va verso la Grotta del Crocifisso,  lasciandosi alle spalle il golfo di Bonagia per iniziare ad intravedere quello di Cofano. Qui l’itinerario si carica di silenzi e carica interiore, con da un lato le cime della montagna che svettano verso il cielo, dall’altro gli strapiombi verso il mare. Il tutto in un trionfo di colori e scorci da fotografare in ogni angolo. L’itinerario continua verso la Torre della Tonnara di Cofano per poi riprendere la salita verso gorgo Cofano e la “sella” del promontorio, a circa 250 metri di altezza. Da questo punto si può scendere verso Cornino, tornando quindi al punto di partenza, oppure iniziate la scalata verso la cima di Cofano, a 659 metri di altezza. Percorso decisamente più impegnativo rispetto all’itinerario costiero. Ma molto affascinante e stimolante per gli amanti delle scarpinate. Insomma, passeggiando per i sentieri della Riserva di Monte Cofano è possibile fare il giro del perimetro di questa stupenda e maestosa montagna, potendo anche risalire fino alla cima, da dove si può godere di un panorama davvero mozzafiato sul golfo di Bonagia, che già e metà percorso prende la forma di un grande cuore blu. Forse una delle vedute tra le più belle e suggestive della Sicilia.

 

 

(Foto e testo di Mario Torrente)

Continuano le escursioni della sottosezione del Cai di Erice. Un gruppo di oltre 50 persone ha visitato bosco Scorace, nel territorio di Buseto Palizzolo, percorrendone i sentieri in un itinerario ad anello partito dal capanno dei custodi dall’area attrezzata che si trova lungo la sp 57, per risalire il promontorio fino all’altezza di 564 metri. Gli escursionisti hanno così iniziato la loro passeggiata in questo bellissimo “polmone verde”, che si estende su un’area di quasi 750 ettari di proprietà del demanio della Regione Siciliana. Prima di immettersi in marcia il gruppo è stato accolto dal referente della sottosezione Cai di Erice e dell’Agroericino Vincenzo Fazio, che dopo avere dato il benvenuto ai soci e simpatizzanti e presentato il percorso, ha passato la parola ad Antonino Giacalone, del gruppo Micologico “T.Pocoroba” che ha accompagnato gli escursionisti spiegando loro le caratteristiche della vegetazione, a partire dai diversi tipi di alberi che si trovano nel bosco, le piante ed i funghi che vi crescono: prataioli, mazze di tamburo, finferli, russule, lattari ed il famoso porcino nero di Scorace. E l’autunno, con l’arrivo delle prime piogge, è proprio il tempo della raccolta dei funghi e del trionfo dei loro sapori in questo angolo dell’Agroericino, un territorio che ancora conserva tradizioni e la gastronomia legata ai prodotti della terra. Tant’è che Buseto Palizzolo è soprannominata la “città dei funghi”.

Nei primi due chilometri il percorso si è snodato verso la parte più alta del promontorio, attraversando anche un sentiero in una zona particolarmente suggestiva del bosco.  Un vero e proprio tuffo nella natura, tra querce, cipressi, lecci, sugheri, pini ed eucalipti in un sottobosco dove si è sviluppata una rigogliosa macchia mediterranea dove si possono cogliere le essenze di erbe aromatiche. Qui abbona il cisto, ma anche l’erica. Tra gli arbusti presenti ci sono il biancospino, il mirtillo, i rovi, con le loro squisite more, il prugnolo ed il corbezzolo, con i suoi frutti policromi, piccole bacche commestibili e gradevoli al palato. Sono sicuramente da assaggiare quelli più rossi e morbidi, che hanno effetti diuretici e abbassano la pressione. A bosco Scorace crescono anche le ginestre, il mirto ed il pungitopo, una pianta cespugliosa sempreverde, alta dai trenta agli ottanta centimetri, spesso utilizzata come decorazione natalizia per le sue tipiche bacche rosse che maturano proprio in inverno. In questa grande area verde si trova un sottobosco dallo straordinario valore botanico, dove vivono tanti piccoli mammiferi, come la lepre, il coniglio e l’istrice, oltre le numerose specie di uccelli, tra cui anche i rapaci, come la poiana. Insomma, si tratta di una vera e propria oasi naturalistica, dove è possibile concedersi delle passeggiate uniche in un contesto di quiete o semplicemente rilassarsi circondati dalla natura, magari facendo un pic-nic nella zona attrezzata con tavoli, panche e punti per il barbecue. Un luogo ideale dove fare un’escursione o una semplice gita fuori porta per respirare un po’ di aria pura in un contesto magico. Per gli amanti del trekking senza ombra di dubbio un percorso da provare, addentrandosi nella fitta reste di sentieri, tra piccoli ponti e staccionate ben curate dal personale della Forestale, che portano fino alla cima del promontorio, a 646 metri di altezza, da dove si apre un panorama maestoso sull’agroericino e sul comprensorio trapanese, a partire da Bruca, caratteristica frazione di Buseto Palizzolo, Segesta, con il suo tempio e l’antico anfiteatro. E ancora con la vista su Montagna Grande, Monte Inici ed il paesaggio rurale dell’entroterra, con le sue collinette, i campi seminati, gli uliveti ed i vigneti. Una vista che, dalla “cornice” verde di bosco Scorace, assume dei colori e delle prospettive ancora più cariche di significato.

 

 

(foto e testo di Mario Torrente)