Presentata la manifestazione di orienteering  “five + five days sicily 2017”.Ad Erice per la prima volta con due  gare internazionali di orienteering con tappe il 12 ottobre ed il 3 novembre. Per l’occasione sarà inaugurata la nuova mappa per l’orienteering, sostenuta fortemente dall’amministrazione comunale, che al termine delle manifestazioni internazionali sarà donata alle scuole locali.

La città di Erice ospiterà da domani, 12 ottobre, una straordinaria manifestazione di orienteering  all’interno del circuito itinerante  “Five + Five days Sicily 2017”, che vedrà al via complessivamente circa 600 partecipanti  provenienti da 20 nazioni, della durata di 3 settimane.

La manifestazione è organizzata da asd  Park World Tour Italia con il patrocinio della FISO – Federazione Italiana Sport Orientamento, CONI e MIUR Sicilia e in  collaborazione con  le amministrazioni comunali di Acireale, Castelmola, Linguaglossa, Bronte, Corleone, Erice, Sciacca, Gibellina e Castelvetrano.

La corsa di orientamento, conosciuta nel mondo come orienteering o “sport dei boschi”, è una gara a cronometro su terreno vario in cui l’atleta, munito di mappa e bussola, deve raggiungere il traguardo transitando da una serie di punti di controllo, denominate “lanterne”, obbligatoriamente nella sequenza data. La verifica dell’avvenuto passaggio avviene mediante un sistema di punzonatura.

La mappa è consegnata al concorrente al momento del via. Si gareggia individualmente o in squadra. Il vincitore non è sempre l’atleta più veloce. L’orienteering impegna gambe e cervello e premia spesso colui che è in grado di orientarsi più rapidamente e di compiere le scelte di percorso migliori. Le nazioni con il maggior numero di partecipanti sono:  Norvegia 184 e  Svizzera 122.

Il bi campione del Mondo Jorgen Martensson ospite d’onore.

Ci sarà una presenza sportiva prestigiosa in qualità di testimonial della “Five + Five days Sicily 2017”, il 2 volte Campione del Mondo di corsa orientamento lo svedese Jorgen Martensson.

Alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta negli uffici di Rigaletta-Milo del  Comune di Erice,  sono  intervenuti anche il Presidente onorario del PWT Italia Michele Barbone (attuale presidente nazionale della Federazione Danza Sportiva), Gabriele Viale, presidente Park World Tour Italia ed il campione del Mondo Jorgen Martensson. A fare gli onori di casa per il Comune di Erice il vice sindaco, Angelo Catalano, e l’Assessore allo Sport, Gian Rosario Simonte.

L’appuntamento per la partenza della manifestazione è in piazza della Loggia alle ore 10,30

 

Programma della “Five + Five days Sicily 2017”:

Gare già disputate:

Domenica 1 ottobre: Santa Tecla – Acireale.

Lunedì 2 ottobre: Bosco Ragabo-Linguaglossa.

Martedi 3 ottobre:  Castelmola.

Giovedì 5 ottobre: Bosco Ragabo-Linguaglossa.

Venerdì 6 ottobre: Bronte.

Domenica 8 ottobre: Sciacca.00

Lunedi’ 9 ottobre: Bosco della Ficuzza-Corleone.

Martedì 10 ottobre: Cretto di Burri – Gibellina.

 

Gare da disputare

Giovedì 12 ottobre: Erice, prima partenza ore 10.30

Venerdì 13 ottobre: Parco Archeologico di Selinunte, prima partenza 10.30

Domenica 29 ottobre: Sciacca, prima partenza ore 15.00

Lunedi’ 30 ottobre: Bosco della Ficuzza-Corleone, prima partenza ore 11.00

Martedì 31  ottobre: Cretto di Burri – Gibellina, prima partenza ore 10.30

Giovedì 2 novembre: Parco Archeologico di Selinunte, prima partenza 10.30

Venerdì 3 novembre: Erice, prima partenza ore 10.30

 

La sottosezione del Cai di Erice e dei Comuni dell’Agroericino ha aperto il programma delle escursioni autunnali ed invernali. In primo appuntamento s’è tenuto lungo i sentieri della montagna di Erice con un’escursione, particolarmente suggestiva, partita dal borgo medievale che ha visto una settantina di partecipanti. A fare gli onori di casa il referente Vincenzo Fazio che ha dato il benvenuto ai soci ed ai tanti simpatizzati che hanno partecipato alla prima uscita, che da porta Carmine si è snodata lungo il sentiero che costeggia le millenarie mura elimo-puniche per addentrarsi all’interno del bosco antico, passando da siti carichi di storia e leggenda, come dal piede del diavolo, dall’ex cimitero ebraico e dal quartiere spagnolo. Luoghi carichi di fascino che oltre a regalare un tuffo tra storia e natura hanno anche permesso di godere di meravigliosi panorami mozzafiato sul golfo di Bonagia, con i meravigliosi colori di una domenica d’autunno dalle temperature e le sfumature ancora estive. Il tutto con il contorno del centro storico ericino, con le sue chiese medievali, il puntuale rintocco delle campane  ed i silenzi del bosco. L’escursione è continuata con la discesa lungo il sentiero Cai M-602 di Porta Castellammare – Tre Chiese, nel versante dei Runzi, caratterizzato da una vegetazione variegata. Arrivati nei pressi della chiesa di Sant’Ippolito il numeroso gruppo ha continuato a camminare nel sentiero che si trova sotto i giardini del Balio e del Castello di Venere per fare rientro ad Erice e completare la passeggiata, dopo circa tre ore di cammino, con un ultimo “tuffo” nel verde del bosco antico. La giornata si è conclusa nella sede della sottosezione del Cai di Erice, nella Baida comunale di via Apollonis dove il referente Vincenzo Fazio, assieme alla sua vice Angela Savalli, hanno illustrato le attività ed il programma del Cai, soffermandosi anche sulle proposte avanzate per valorizzare la montagna di Erice e tutto il territorio dell’Agroericino, anche in tema di prevenzione degli incendi.

A Trapani, tra agosto e settembre, è tempo di raccolta del sale. In queste settimane nelle saline che si affacciamo nel tratto di litorale che da Nubia arriva fino al territorio marsalese si rinnova un rito antichissimo di millenni, sicuramente da vedere, dove l’attività produttiva dell’uomo finisce col favorire le condizioni ideali per un ecosistema davvero unico. Siamo all’interno della Riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco, un’autentica oasi per la biodiversità. Tra vasche, canali, vecchi mulini è possibile trovare una varietà faunistica e botanica incomparabile, che si inserisce in un paesaggio di grande bellezza, con da un lato monte Erice, dall’altro il mare dell’arcipelago delle Egadi. Un angolo di paradiso, regno dei fenicotteri rosa, aironi, cicogne e tante altri uccelli, come il cavaliere d’Italia, a spatola, l’avocetta (il simbolo della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco), la volpoca, il fratino, il fraticello e la garzetta. Sono stati censiti oltre duecento specie ornitiche. L’Area protetta, istituita nel 1995 e gestita dal Wwf Italia, si trova in una delle più importanti rotte dell’avifauna. Molti uccelli, in primavera ed in autunno, trovano riparo e cibo in questa grande area umida prima di riprendere il lungo volo migratorio. Ma molte specie affollano le vasche delle saline anche in inverno, dove trascorrono l’intera stagione grazie alle temperature miti di questa zona della Sicilia occidentale. Ricchissima anche la vegetazione, con circa 45O tipi di piante e varie specie vegetali endemiche. Tra le rarità che è possibile trovare c’è una piccola farfalla della famiglia dei limantridi, la “Teia dubia arcerii” e la “Platycleis drepanensis”, una cavalletta scoperta nel 2006 all’interno della Riserva delle saline, che rappresenta insomma un intreccio di ecostistemi dove l’attività produttiva dell’uomo legata alla raccolta del sale è in perfetto equilibrio con gli habitat salmastri, di acqua dolce e di terraferma. Anzi, in questo caso il sapiente lavoro dei salinai, grazie alla manutenzione ed alla pulizia di vasche e canali finisce, mantenendo vivo e inalterato l’ambiente, col favorire le condizioni ideali per questa oasi di biodiversità. Dove, oltre alla fauna ed alla flora, colpiscono i colori di questi paesaggi sospesi tra cielo e mare, con tonalità che vanno dal blu delle vasche più grandi e profonde, chiamate “fridde”, al rosa di quelle intermedie, dette “caure” fino al bianco delle “caseddi”, quelle viene raccolto il sale, depositato sugli argini per l’essicazione nelle tradizionali “montagnette” che rendono il litorale trapanese anche più caratteristico. Con i suoi canneti, gli isolotti, i canali ed i mulini, reperti di archeologia industriale che caratterizzano il paesaggio, regalando, con le loro pale, scatti davvero suggestivi, soprattutto al tramonto, quando il sole, specchiandosi sulle saline, “dipinge” il cielo di questo angolo di Sicilia con tonalità che vanno dal rosso al glicine, passando per svariate sfumature di giallo ed arancione. Un incanto, ogni giorno sempre diverso. Passeggiare tra le saline è davvero un’esperienza unica. Camminando tra le vasche, i canneti ed i canali si resta affascinati da un contesto incomparabile, capace di emozionare e catapultare i visitatori in un’esperienza sensoriale carica di immagini e odori. Andando in giro in questi sentieri, tra l’altro in alcune parti alla portata anche dei disabili, si resta catturati dalla magia di questa oasi e dal bianco abbagliante del sale, che qui chiamano “oro bianco”. Da secoli fonte di sostentamento per tante famiglie. E motore di sviluppo per l’economia locale. In quelle “gemme” di sale allo stato grezzo appena raccolto c’è tutto l’ingegno e la caparbietà degli uomini che con mille sacrifici sono riusciti a creare un modello dove natura e attività produttiva sono in perfetto equilibrio. Il lavoro dei salinai per la coltivazione del sale marino qui è fonte di vita. Non solo per le loro famiglie ma per l’intero ecosistema di questa oasi ambientale.

 

(foto e testo di Mario Torrente)

Al via il programma delle escursioni della sottosezione del Cai di Erice e dei Comuni dell’Agroericino. Da ottobre a marzo sono previste dodici uscite, quattro delle quali fuori dalla provincia di Trapani. I primi tre appuntamenti sono  concentrati nel territorio dell’Agroericino. Si partirà domenica 1 ottobre con un’escursione ad Erice, lungo il sentiero delle millenarie mura elimo-puniche per poi scendere lungo il sentiero Cai M-602 di Porta Castellammare – Tre Chiese. Si tratta di un itinerario molto paesaggistico, con panorami mozzafiato sul mare del golfo di Bonagia e Monte Cofano, passando per l’antico bosco di Erice, le chiese medievale di Sant’Orsola e Sant’Antonio, la discesa del “Piede del Diavolo”, l’ex cimitero ebraico, il Quartiere Spagnolo ed il versante dei Runzi, in un trionfo di colori e odori dove è possibile cogliere anche le essenze della mentuccia e del finocchietto selvatico. Dai Runzi inizierà la risalita per rientrare nel borgo medievale di Erice, percorrendo un sentiero caratterizzato da una vegetazione sempre più rigogliosa man mano che si arriverà al Castello di Venere ed alla Torretta Pepoli. Da qui, passando da sotto i giardini del Balio e dalla chiesa di San Giovanni, si rientrerà nel bosco antico, tornando a costeggiare le millenarie mura elimo-puniche per un ultimo tuffo tra storia e natura.

Dopo questa prima uscita, le escursioni della sottosezione Cai di Erice terneranno il 15 ottobre, a Bosco Scorace, nel territorio di Buseto Palizzolo, per poi spostarsi, il 29 ottobre a San Vito Lo Capo, a monte Monaco.

Di seguito il programma completo autunno – inverno 2017 del Cai di Erice

1 ottobre: Porta Castellammare-Tre Chiese – Erice;

15 ottobre: Bosco Scorace, Buseto Palizzolo;

29 ottobre: Monte Monaco, San Vito Lo Capo;

12 novembre: Rocca Busambra;

26 novembre: Intersezionale Petralia Sottana;

10 dicembre: Monte Inici, Castellammare del Golfo;

14 gennaio: Bosco di Alcamo;

28 gennaio: Pizzo Manolfo;

11 febbraio: Monte Sparagio, Custonaci;

25 febbraio: C.da Calemici – Terme Gorga, Calatafimi;

11 marzo: Vallone Pispisa, Segesta;

25 marzo: Rocca di Sciara, Caltavuturo (PA).

 

Fino a fine di ottobre a Valderice si potrà visitare una mostra fotografica dedicata alle bellezze di questo angolo dell’Agroericino, che va dal mare di Bonagia, con la Torre della Tonnara che si affaccia sul piccolo porticciolo, per arrivare fino alla montagna di Erice, dove partono i sentieri che portano direttamente al borgo medievale della vetta, passando per l’area attrezzata di San Matteo, le chiese rupestri e l’antico bosco del Monte. Un’autentica oasi di pace e serenità. Tra i siti di interesse per gli amanti del trekking c’è anche il Parco urbano di Misericordia, dove a Natale viene allestita una suggestiva rappresentazione della natività. Da questo promontorio, facilmente raggiungibile a piedi percorrendo un breve percorso, si può godere di un panorama unico da un lato su monte Cofano, nel Comune di Custonaci, dall’altro sul territorio valdericino, con lo sfondo di Monte Erice e del golfo di Bonagia.
La fotografia, ben si sa, è uno strumento eccellente per comunicare e raccontare. Ed il concorso fotografico “Valderice in click”, promosso dall’amministrazione comunale, mostra proprio le bellezze di questo angolo di Agroericino, così carico di storia, cultura e bellezze paesaggistiche. Tra gli scatti raccolti, ci sono quelli che riguardano l’Arco del cavaliere, il porto di Bonagia e gli antichi vascelli della Tonnara, foto che, tra l’altro, sono arrivate nelle prime posizioni.
La mostra fotografica è stata allestita nel salone della biblioteca comunale “Francesco De Stefano” di Valderice, dove si potrà visitare fino alla fine ottobre. Le immagini del concorso sono state anche raccolte in un book fotografico fatto stampare dal Comune di Valderice, proprio con l’obiettivo di promuovere le bellezze del territorio.

Di seguito le foto prima classificate al concorso fotografico:

Foto prima classificata: “Porticciolo di Bonagia”, di Laura Crocè;

Foto seconda classificata: “Arco del Cavaliere”, di Vito Curatolo;

Foto terza classificata: “Vasceddu”, di Gianni Di Paolo;

Prende il via a Custonaci, dal 14 al 17 settembre, l’evento “Regina Pacis – Faro di Pace nel Mediterraneo”, iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale delle città dei marmi. Quest’anno l’evento è improntato sul tema del grande dono del creato, della natura. Un invito a guardare al creato con occhi diversi, con quello sguardo che viene suggerito dalla Madonna, che aiuta a compiere anche un cambiamento mentale e culturale. L’uomo ha dimenticato la responsabilità verso il creato e il rispetto al ritmo della terra.  Una settimana di eventi collaterali, tra talk show, concerti, momenti religiosi, degustazioni nel centro storico di Custonaci e al Parco Cerriolo.

Si inizia giovedì 14 settembre alle ore 21.30, nel centro storico di Custonaci con la Prof.ssa Livia La Franca e il suo libro “I sogni e la risacca”. Una raccolta di poesie che qui diventano sogni ad occhi aperti. Ogni poesia è un filo d’Arianna che conduce dritto all’anima, paragonabile ad uno sguardo, ad un gesto, ad un momento di commozione. Insieme all’autrice interverrà la Prof.ssa Maria Macrì. Venerdì 15 settembre il momento centrale della manifestazione. Alle ore 18.30, nello scenario del Parco Cerriolo dove si erge la statua marmorea della Regina Pacis, un mix di devozione e arte con la svelatura di un’altra stazione marmorea della Via Crucis realizzata dallo scultore Giuseppe Cortese. Nel Parco Cerriolo si vive infatti un’importante esperienza di fede, una vera e propria Via Crucis con opere in marmo, un percorso che si compone di “stazioni”, ovvero tappe che ripercorrono il doloroso cammino di Gesù Cristo che culmina con la crocifissione sul Golgota. La svelatura sarà accompagnata dal “Concerto Lirico al tramonto” della Corale Parrocchiale “Et Ero Custos”.

Dal Parco del Cerriolo parte anche un sentiero che porta a Monte Cofano, passando per le Grotte Mangiapane, dove a dicembre si tiene un bellissimo presepe vivente. Il percorso, ideale per gli amanti del trekking, permette di raggiungere diverse località della Riserva di Monte Cofano, a partire dalla Torre di San Giovanni, la Grotta del Santissimi Crocifisso e la Torre della Tonnara. cofano-parco-cerrioloTra i sentieri che è possibile fare c’è anche quello che porta a pizzo Cofano, ad oltre 600 metri di altezza, da dove si può godere di un panorama mozzafiato, da un laro sul golfo di Bonagia e tutto l’Agroericino, dall’altro sul versante di Macari e monte Monaco, la montagna che sovrasta San Vito lo Capo. Dal Parco del Cerrriolo, che si erge su un promontorio che sovrasta la località balneare di Cornino, è possibile ammirare anche dei tramonti incantevoli con delle sfumature spettacolari mare del golfo di Bonagia.

Tornando agli appuntamenti previsti dell’ambito dell’evento “Regina Pacis”, la serata di venerdì 15 settembre continuerà alle ore 21.30 nel centro storico di Custonaci con la presentazione del libro “I Campanari – Grandi rocce artificialmente forate e astronomicamente orientate nel territorio a sud di Monte Iato” di Ferdinando Maurici, Alberto Scuderi e Vito Francesco Polcaro. Saranno presenti gli autori Ferdinando Maurici, Alberto Scuderi. Interverranno Fabrizio Fonte, giornalista e presidente del Centro Studi Dino Grammatico, Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci. Un libro attraverso il quale gli autori scrivono probabilmente una pagina inedita di preistoria siciliana. Un testo che si avvale della prefazione di Giulio Magli, docente di Archeoastronomia al Politecnico di Milano. “Gli autori – si legge nell’introduzione – hanno esaurientemente documentato un interessante esempio di meccanismi del sacro nel territorio a sud di Monte Iato. La zona è incentrata nel preminente picco del Pizzo Pietralunga, e vi esisteva un esteso insediamento che facevo uso di due rocce naturali, ma artificialmente forate, come indicatori calendariali e come efficaci segni nella fondazione del territorio”. In tutta l’area, infatti, sono stati trovati reperti archeologici che testimoniano le frequentazioni a scopo rituale. Ed entrambe le pietre forate vengono indicate nella zona come “campanili”.  madonna-regina-pacis-tramontoE la ricerca sui calendari solari è solo agli inizi, ma sta già fornendo altre presunte conferme: la roccia forata di “cozzo olivo” a Gela ed un monolite “zoomorfo” di Custonaci. Dall’archeoastronomia si passerà alle note del concerto di Andrea Alberti, al pianoforte. Il pianista e compositore Andrea Alberti è considerato dalla critica un musicista molto raffinato ed originale e il suo pianismo di chiara matrice jazz, si fonde con le atmosfere solari e le melodie della cultura mediterranea. Il concerto è previsto alle ore 22.30 nel centro storico di Custonaci.

Sabato 16 settembre, alle ore 21.30 sempre nel centro storico di Custonaci sarà la volta del talk show sul libro “L’uomo delle scarpe rosse” di Nicola Coccellato. Un libro giallo/noir che tocca argomenti di scottante attualità, ambientato tra la Roma degli anni ‘90 e la Trapani di oggi, con numerosi riferimenti ai luoghi della città e della provincia, tra cui il territorio di Custonaci. Roma, 1998: Marco, un ragazzo deluso dalla sua generazione, incontra l’amore della sua vita ma ciò lo porterà a vivere un’esperienza traumatica, nel tentativo di difendere l’amata dalle violenze di un altro uomo. Trapani, 2016: Alicia, un’affascinante ispettrice di polizia, indaga su degli omicidi apparentemente di facile risoluzione e inaspettatamente, in una ventosa mattinata, incontra un uomo che le stravolgerà la vita, e, messa davanti ad un bivio, dovrà fare una scelta difficile. Dopo la presentazione del libro, alle ore 22.30 seguirà il Concerto “In Verbo et in Musica Pro-Maria” con l’ Elimo Ensemble composto da Leonardo Cassarà al clarinetto e al sax, Antonino Pianelli al contrabbasso, Felice Cavazza alla batteria, Vincenzo Caruso al  violino, Vincenzo Toscano  al violoncello.

Le degustazioni con Odori e Sapori di Sicilia – La dieta _Mediterrana – Tutti i giorni, dalle ore 18.00 alle 24.00, nel centro storico di Custonaci, sarà aperto anche un Villaggio Gastronomico sulla Dieta Mediterranea, con degustazione di busiate (al sugo di pecora, al ragù, al pesto alla trapanese), cous-cous, pizze fritte, cassatelle di tutti i gusti, “spincie”, cannoli.

Posizionati i nuovi pannelli dei “Sentieri delle orchidee” lungo il percorso Cai M-601 che collega Trapani con Erice. L’itinerario parte dalla stazione di imbarco della funivia, snodandosi lungo il versante occidentale del Monte, con panorami mozzafiato su Trapani ed il mare delle isole Egadi, passando dall’area attrezzata di Martogna, dal Santuario di Sant’Anna e dalla Casa Demanio Foreste ed arrivare a porta Trapani, a 704 metri di altezza, praticamente all’ingresso del centro storico del borgo medievale.

I pannelli sono stati donati dal Lions Club di Trapani, che ha presentato l’iniziativa nel corso di un incontro tenuto al Coffee House alla presenza del sindaco di Erice Daniela Toscano. Analoga iniziativa era stata promossa l’anno scorso, sempre dal club service, lungo il sentiero Cai M-602 di porta Castellammare-Tre chiese, nel versante Nord Est della montagna che si affaccia invece sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano. Anche questo è un itinerario davvero particolare: parte da Erice, nei pressi del Quartiere Spagnolo, per scendere lungo il lato dei Runzi e arrivare alle chiese rupestri di Sant’Ippolito, Santa Maddalena e Santa Maria Maggiore. Un percorso che regala panorami mozzafiato su tutto l’Agroericino e che permette di proseguire verso l’area boschiva di San Matteo, e da qui continuare per Bonagia, oppure risalire verso porta Spada o la Torretta Pepoli, rientrando così ad Erice.

sentieri_orchidee_1Entrambi i percorsi, dove in alcuni periodi dell’anno è possibile ammirare le orchidee, affascinanti fiori naturalizzati sul posto, sono frequentati da  molti escursionisti che adesso potranno anche fare riferimento sulle informazioni contenute in queste tabelle, con tanto foto delle orchidee di Francesco Incagnone ed i testi predisposti dal dirigente del Comune di Erice Salvatore Denaro.

I pannelli sono dotati anche di QR code, che attraverso una apposita app permette di accedere attraverso uno smartphone ad una photogallery e a delle schede sulle evidenze storiche e naturalistiche delle orchidee che nascono e crescono in maniera spontanea nella montagna di Erice. Oltre al QR code e la relativa app, i pannelli si possono trovare anche on line sul sito del dei Comune di Erice.

“La protezione dell’ambiente – ha dichiarato il presidente del Lions Club di Trapani Giorgio Geraci – passa anche attraverso la conoscenza del proprio territorio. Conoscere e vivere il proprio territorio va fatto attraverso iniziative che portino i cittadini in luoghi poco distanti dai luoghi della quotidianità e ricche di bellezze ignote o nascoste. Lasciare emergere queste bellezze, come abbiamo voluto fare con le orchidee, e metterle, attraverso le tante immagini, nella nostre retine, significa farle arrivare al nostro cervello che le immagazzinerà come “oggetti conosciuti”. Il bello quindi inserito nei parametri del quotidiano grazie al lavoro di chi ancora cerca, guarda, riconosce e offre agli altri come dono di conoscenza.

Sabato 9 e domenica 10 settembre a Nubia si terrà la nona edizione della rassegna “Rosso Aglio e Bianco Sale”. Due giorni all’insegna della valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e gastronomico della via del sale, nello splendido scenario della riserva naturale orientata delle saline di Trapani e Paceco, dove il sale viene raccolto ancora oggi con metodi tradizionali e preziose specie vegetali ed animali come gli eleganti fenicotteri rosa, affollano le vasche delle saline insieme a tante altre varietà migratorie e nidificanti.
Sarà possibile visitare alcuni dei luoghi più interessanti per fauna e flora dell’oasi WWF. Durante gli orari della manifestazione, inoltre, l’ingresso al Museo del sale resterà gratuito. Da non perdere la suggestiva raccolta del sale al tramonto, con i canti dei salinai, che si svolgerà ogni giorno con inizio al tramonto e chiusura in notturna. La celebrazione di un mestiere antico secoli, ma tutt’oggi praticato, che rappresenta un elemento inconfondibile della costa occidentale siciliana, da Trapani a Marsala, patrimonio della cultura locale da preservare e valorizzare. Presso il Museo del Sale di Nubia verrà allestito il villaggio gastronomico, con prodotti tipici e il mercato dei sapori a km zero. Su tutti due prodotti d’eccellenza della Sicilia occidentale: il sale marino di Trapani e l’aglio rosso di Nubia, entrambi presìdi Slow Food, che saranno protagonisti di cooking show, dimostrazioni ed approfondimenti che ne esalteranno il valore culinario e nutrizionale.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Paceco in collaborazione con l’associazione “Trapani Welcome”, la riserva naturale orientata delle saline di Trapani e Paceco, l’Associazione “Saline e Natura”, il consorzio Aglio Rosso di Nubia, l’Associazione “Salviamo i mulini”, la ProLoco di Paceco e il centro di Cultura gastronomica “Nuara”. Per informazioni e per prenotare le visite guidate è possibile contattare il numero 340 2427212 o visitare il sito: www.rossoaglio.it.

È stato presentato, nell’Aula consiliare del Palazzo Municipale di Erice, il programma di Erice si Anima, la stagione estiva organizzata dal Comune di Erice e dalla Fondazione EriceArte. Cinema, concerti, spettacoli, arte e tanto altro animeranno la lunga estate ericina fino al 15 settembre: sarà una montagna di emozioni, cultura e spettacolo.

Nell’ambito delle iniziative in programma c’è anche anche un appuntamento rivolto agli escursionisti: il 31 agosto alle 18 alla coffe house saranno presentati i pannelli del sentiero delle orchidee,  il sentiero Cai 601 che collega Trapani con Erice passando per il Santuario di Sant’Anna. E’ anche prevista una mostra fotografica di Francesco Incagnone con le spiegazioni di Antonino Giacalone ed concerto di chitarra di Giuseppe Buscemi. L’iniziativa è organizzata dal Lions Club di Trapani.

Diversi gli eventi in programma. Dopo il successo di “CinemadAmare” (100 filmaker in giro per la città), sono tanti altri, infatti, gli appuntamenti da non perdere, come “La Notte delle Stelle con Jaka & Friends” (giovedì 10 agosto, spiaggia di San Giuliano); il concerto di musica classica col violinista Mirei Yamada e il violoncellista Alessio Pianelli (mercoledì 23 agosto, Quartiere Spagnolo); Collettiva MagnetikZone art project a cura di 15 artisti internazionali (lunedì 28 agosto – venerdì 15 settembre); i festeggiamenti in onore di Maria SS.ma di Custonaci di mercoledì 30 agosto.

«Abbiamo scelto queste tre parole, Erice si Anima, perché riteniamo che descrivano nel migliore dei modi finalità e ambizioni di un calendario estivo ricco di appuntamenti e di grandi contenuti, destinati proprio a tutti – ha commentato il sindaco di Erice, Daniela Toscano -. In tempi di ristrettezze economiche per gli enti locali, abbiamo fatto di tutto per dare vita ad un calendario che è frutto di un ragionamento attento alle esigenze della popolazione ericina ma anche al turismo».

«Il programma è ampio e variegato e animerà Erice praticamente ogni giorno – ha dichiarato il dirigente del Settore Cultura del Comune di Erice, dott. Salvatore Denaro -. La manifestazione ha un respiro ampio e diversificato dal punto di vista culturale: dalla fotografia al cinema passando per la musica e l’arte, senza tralasciare la poesia e il teatro».

«Nello spirito di collaborazione che ha sempre animato il Comune e la Fondazione EriceArte – ha detto il Soprintendente della Fondazione EriceArte, dott. Giuseppe Butera -, condividendone gli intenti e gli obiettivi, si è voluto dare un contributo in termini finanziari alla riuscita delle manifestazioni programmate».

 

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Una festa del mare, del territorio e dei suoi prodotti tipici. Torna l’appuntamento con “Baglio, olio e mare”, la rassegna, alla sesta edizione, che animerà, da domani (venerdì 4 agosto) a domenica 6 agosto, l’angolo di costa che si snoda lungo baia Santa Margherita, tra Castelluzzo e Macari. Saranno tre giorni dedicati ai sapori più autentici del mare e della terra e alle ricette più genuine della tradizione locale in una cornice d’eccezionale bellezza. Il pranzo sarà in riva al mare di Santa Margherita con le busiate e il pesce fritto nella maxi padella mentre la cena in piazza a Castelluzzo che sarà animata anche con spettacoli e musica. La manifestazione è organizzata dal Comune di San Vito Lo Capo in collaborazione con l’Associazione turistica culturale Castelluzzo per promuovere lo sviluppo socio-culturale, economico e turistico dell’area.

“Baia Santa Margherita – ha spiegato Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo è un tratto di costa davvero affascinante per la bellezza del suo paesaggio e le sue acque incontaminate. Grazie a questa rassegna, diventata ormai un appuntamento fisso, intendiamo valorizzare ancor di più questo territorio e fare conoscere al pubblico anche il ricco patrimonio agroalimentare di questo comprensorio di cui l’olio è una delle specialità più pregiate”. Saranno tre giorni dedicati ai sapori più autentici del mare e della terra e alle ricette più genuine della tradizione locale. Il pesce fresco locale viene fritto ogni giorno dalle ore 12 alle ore 15 in riva al mare a Baia Santa Margherita, mentre la sera la piazza di Castelluzzo ospita una maxi grigliata di pesce sotto le stelle.

A pranzo si potrà assaggiare un menu composto da busiate alla trapanese, pesce fritto (sarde, acciughe, zerri, gambero, totani), buschetta, melone e vino bianco mentre a cena, in piazza a Castelluzzo dalle ore 20 alle ore 23 ci saranno pesce spada, sarde e gambero arrostiti, bruschetta, melone e vino. Il costo di entrambi i menu è di 8 euro.

Spazio anche  all’intrattenimento con spettacoli e concerti gratuiti ogni sera in piazza a Castelluzzo. Si comincia domani (venerdì) alle 20:30 con il gruppo musicaleMediterranea Folk, ideato dal maestro Elio Pinco, composto da cinque musicisti (chitarra, tastiera, percussioni, mandolino e basso), due voci soliste, un presentatore e due danzatrici, che condividono l’amore e la passione per il sound Mediterraneo. Segue, alle ore 23 la musica di Jaka, cantante e musicista siciliano, che, con la sua carica live energica e coinvolgente si è esibito nei più importanti festival reggae nazionali fino ad arrivare a prestigiosi palchi di tutto il mondo: Kingston, New York, Londra, Parigi, Kiev, Barcellona. Sabato si ride alle ore 21:30 con il cabaret dell’attore comico e fantasista palermitano Manfredi Di Liberto e poi si prosegue con una serata danzante con Diego Riggi. Domenica si chiude alle ore 21:30 con il cabaret del comico palermitano Antonio Pandolfo  e, alle 22:30 con il concerto dei Jumpin ‘up, la swing band siciliana, composta da 8 elementi nata con la voglia di ricreare il sound originale della musica degli anni ’40 e 50: lo swing, l’old rhythm & blues, il rock & roll ed il jumpin’ jive.