Il bosco di Lisciandrini, con la sua gola mozzafiato e le prospettive sul monte Inici ed il mare di Castellammare del Golfo, offre degli spunti per delle passeggiate nella natura davvero uniche. Passando per i silenzi di questo polmone verde al sottofondo del torrente che scorre nella gola per poi sfociare nella baia di Guidaloca, nel mare di Scopello. Ma prima di finire il suo “viaggio” per le campagne della provincia di Trapani questo corso d’acqua attraversa il canyon ai piedi del massiccio, formando le cosiddette “orghe nere”, profonde forre tra le pareti rocciose dove la luce del sole arriva a malapena. Regalando un suggestivo gioco di ombre ed oscurità. Da qui il nome di “orghe nere”. Per raggiungere il torrente bisogna percorrere lo stretto sentiero che dal bosco di Lisciandrini scende nel cuore del vallone, entrando in una autentica oasi naturalistica, immergendosi nel sottofondo del corso d’acqua che scorre tra le rocce, tra piccole cascate e le vasche dove si formano le “orghe nere”. La discesa nel canyon, decisamente emozionante, è caratterizzata da eccezionali prospettive, con meravigliosi panorami dominati dalla montagna di Inici. Un’escursione di quelle che non si dimenticano, ma dove bisogna prestare attenzione, soprattutto nei tratti maggiormente pendenti, procedendo con cautela, meglio se con l’ausilio di bastoncini. Come ovvio, bisogna indossare gli scarponcini da trekking che assicurano maggiore sicurezza e aderenza al terreno. Una volta arrivati a destinazione, si resta letteralmente rapiti dalle bellezza del posto. Un luogo quasi magico, avvolgente, a tratti quasi surreale, con le imponenti pareti rocciose dei due promontori che si incontrano proprio nel letto del corso d’acqua. Il periodo ideale per immergersi in questo piccolo paradiso di pace e tranquillità, è sicuramente la primavera, dopo le piogge invernali che assicurano una buona portata d’acqua nel torrente. Risalendo invece nel versante Est del promontorio, percorrendo i sentieri del bosco di Lisciandrini, si arriva a pizzo Merio. Nella cima del promontorio si trova anche una piccola immagine della Madonna, la Regina della Pace, immersa nei silenzi di questa piana a 400 metri di altezza. Dove gli unici suoni sono quelli del fruscio degli alberi mossi dal vento. Anche qui i colori ed i panorami regnano sovrani, con le prospettive che a Nord si aprono verso il mare di Scopello, Castellammare del Golfo e le coste palermitane mentre ad Ovest la scena è dominata da Monte Sparagio, la cima più alta della provincia di Trapani con i suoi 1110 metri di altezza. Il lato di Levante è invece chiuso dalla montagna di Inici, che arriva alla quota di 1.064 metri. Una visuale che a Sud si proietta invece verso altri promontori, a partire da Pispisa e Monte Barbaro, con il tempo Segesta e l’area archeologica. Terre, insomma, ricche di storia, mito e fascino. Dove ogni angolo nasconde tesori tutti da scoprire. A volte nel cuore di un gola, dove trova il posto che davvero non ti aspetti. È la Sicilia che non smette mai di incantare ed emozionare.
Testo, foto e video di Mario Torrente