Presentato a Trapani, nella ex sala consiliare di Palazzo D’Alì, il documentario “Sutt’u picu ru suli”. Il docu-film è stato realizzato, col patrocinio della Cineteca del Club Alpino Italiano, dall’ autore e regista Fabrizio Antonioli, dirigente e ricercatore dell’Enea e direttore della scuola di alpinismo del Cai di Palermo. Il film ripercorre, utilizzando immagini molto suggestive, la storia dell’alpinismo in Sicilia a partire dagli anni Trenta, con riprese dall’ alto fatte con il drone, interviste e testimonial d’eccezione come Sandro Maraini. Molte delle scene sono state girate a monte Cofano, Marettimo ed a San Vito lo Capo.
L’iniziativa, organizzata dal Cai di Erice e Agroericino, si è aperta con l’intervento del reggente Vincenzo Fazio, che ha ringraziato l’ amministrazione comunale per avere ospitato l’evento. Alla proiezione, realizzata in Sicilia come anteprima, hanno preso parte, oltre il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, il consigliere nazionale del Cai Mario Vaccarella, il presidente del Cai Sicilia Giuseppe Oliveri e la presidente della sezione Cai di Petralia Filippa Spitale. L’autore e regista del film ha motivato la scelta dei monti del Trapanese e delle isole Egadi per le riprese rimandando alle loro caratteristiche, che rendono questi rilievi molto simili alle dolomiti. I monti di Trapani sono in grado di attrarre flussi di appassionati di questo segmento di turismo tematico, rispettoso dell’ ambiente, in cui la destinazione offre rispetto alle Alpi e agli Appennini condizioni di clima mite, oltre che la compresenza del mare.

 

Monte Cofano è sicuramente una delle montagne più belle e affascinanti della provincia di Trapani, che offre diversi spunti per delle passeggiate nella natura con panorami mozzafiato sul blu del mare. Un contesto unico, carico di storia, tradizione e bellezze paesaggistiche, con quelle rocce a forma di lama che si impennano verso il cielo. Passeggiare tra questi sentieri offre delle emozioni uniche, a partire dal percorso costiero, quello più alla portata di tutti e di più facile approccio. L’itinerario, che ricade all’interno della Riserva naturale orientata di Monte Cofano, costeggia il versante Nord della montagna, affacciandosi sul mar Tirreno e passando per punti davvero particolari, come la Torre di San Giovanni e la Grotta del Crocifisso per arrivare alla Tonnara di Cofano, con le sue caratteristiche pareti concave che servivano a fare rimbalzare le palle dei cannoni durante gli attacchi. Per decenni fu una delle più importanti tonnare della zona. Ancora oggi, nel piccolo villaggio di pescatori, si vede la struttura della darsena dove un tempo venivano tirati in secco i vascelli utilizzati per calare le reti e arpionare i tonni nella “camera della morte”. È uno dei più bei posti della zona da dove andare a vedere le albe, col sole che sorge da Levante illuminando le acque del golfo di Macari in un gioco di luci e riflessi imperdibile. Il lato che si affaccia su Bonagia ed Erice è invece quello dei tramonti, con il sole che saluta le terre dell’Agroericino “immergendosi” sulla linea dell’orizzonte del mare in un emozionate trionfo di colori e sfumature. Assolutamente da vedere!

Il percorso inizia a Cornino, nota località balneare del Comune Custonaci, che si affaccia sul golfo di Bonagia. Sullo sfondo c’è Monte Erice, con il suo borgo medievale e le leggende che riecheggiano i miti di Venere, la dea dell’amore e della bellezza. Siamo a pochi metri dal mare. Il percorso costiero ad anello attorno a Cofano, lungo poco più di otto chilometri con un dislivello di circa 240 metri, inizia a pochi metri dal mare, con il sottofondo della risacca che accompagnerà gli escursionisti per tutto il tragitto, soprattutto nelle giornate di Maestrale, quando le onde si infrangono con forza sulla scogliera sottostante. Il tratto più suggestivo è sicuramente quello che dalla Torre di San Giovanni va verso la Grotta del Crocifisso,  lasciandosi alle spalle il golfo di Bonagia per iniziare ad intravedere quello di Cofano. Qui l’itinerario si carica di silenzi e carica interiore, con da un lato le cime della montagna che svettano verso il cielo, dall’altro gli strapiombi verso il mare. Il tutto in un trionfo di colori e scorci da fotografare in ogni angolo. L’itinerario continua verso la Torre della Tonnara di Cofano per poi riprendere la salita verso gorgo Cofano e la “sella” del promontorio, a circa 250 metri di altezza. Da questo punto si può scendere verso Cornino, tornando quindi al punto di partenza, oppure iniziate la scalata verso la cima di Cofano, a 659 metri di altezza. Percorso decisamente più impegnativo rispetto all’itinerario costiero. Ma molto affascinante e stimolante per gli amanti delle scarpinate. Insomma, passeggiando per i sentieri della Riserva di Monte Cofano è possibile fare il giro del perimetro di questa stupenda e maestosa montagna, potendo anche risalire fino alla cima, da dove si può godere di un panorama davvero mozzafiato sul golfo di Bonagia, che già e metà percorso prende la forma di un grande cuore blu. Forse una delle vedute tra le più belle e suggestive della Sicilia.

 

 

(Foto e testo di Mario Torrente)